Recensione captain america: il primo vendicatore
Recensione a cura di JackR
Complice un siero per aumentare le capacità fisiche dei soldati, di cui sarà a causa di un sabotaggio l'unico beneficiario, Steve Rogers (Chris Evans), scarto dell'esercito americano, diventa Capitan America - prima icona e poi condottiero degli americani contro i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale ed in particolare contro le macchinazioni del Teschio Rosso (Hugo Weaving), uno scienziato che traffica con poteri extraterrestri e mira alla conquista del mondo. Nel film si narra la storia delle origini di Capitan America e del suo destino nella Seconda Guerra Mondiale, incorniciata da due brevi sequenze ambientate ai giorni nostri che lanciano (in maniera piuttosto goffa e con ellissi narrative assolutamente incomprensibili) il film "The Avengers" di Joss Whedon (del 2012, che riprende la trama del Cubo Cosmico).
Utilizzato come strumento di propaganda negli anni Quaranta (cosa che viene ripresa nel film in maniera molto efficace ed ironica), il personaggio di Capitan America viene riciclato negli anni sessanta dalla Marvel di Stan Lee e messo alla guida dei Vendicatori, pardon, degli Avengers. E' un po' il "Topolino" del supereroi, è un militare, un capo, è un atleta, è bello e biondo e ha sempre ragione, non ha superpoteri interessanti, non ha superproblemi coinvolgenti, combatte terroristi nazisti invece - ad esempio - del padre del suo migliore amico che gli ha pure ucciso ed ingravidato la ragazza (non in quest'ordine) oppure Loki il dio nordico dell'Inganno.
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