Recensione giallo/argento
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Recensione a cura di Jellybelly (voto: 3,5)
E' sempre piuttosto penoso constatare l'incapacità di rassegnarsi al lento sbiadire del talento. Quando poi il talento, invece di limitarsi a sbiadire, scompare del tutto, la presa d'atto è ancora più dolorosa ed implacabile: eppure un tempo quelle mani e quella mente e quello sguardo producevano delle Opere, laddove adesso si limitano a rimestare immondizia credendola Arte.
E' quello che accade da oltre vent'anni a questa parte quando ci si trova a vedere un film di Dario Argento, ed è quello che è puntualmente accaduto vedendo "Giallo".
"Giallo" (ribattezzato "Giallo/Argento" in occasione della sua sfortunata sortita postuma nei cinema) è il nomignolo che viene affibbiato dalla stampa al classico serial killer che rapisce, tortura ed uccide bellissime ragazze straniere. A dargli la caccia c'è il classico ispettore di polizia (interpretato da Adrien Brody) ossessionato dal killer ed aiutato dalla classica sorella della classica ultima vittima. Ce la faranno i nostri eroi a fermare la sete di sangue di Giallo?
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