Recensione a qualcuno piace caldo
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Recensione a cura di peucezia
Uscito nel 1959 con la regia di Billy Wilder, uno dei mostri sacri di Hollywood, il film "A qualcuno piace caldo" schiera un tris d'assi vincente: Tony Curtis e Jack Lemmon, coprotagonisti e perfettamente congiunti, contrapposti a Marilyn Monroe che, in questo film, ha un ruolo più maturo rispetto alle sue precedenti interpretazioni.
Ambientato negli anni Venti, all'epoca del Proibizionismo e dei gangsters, il film parte da un evento storico cruento noto come "strage di san Valentino" (14 febbraio 1929) alla quale i due protagonisti, due musicisti sgangherati e squattrinati si trovano ad assistere involontariamente. Dal loro tentativo di fuga, e dalle situazioni che ne verranno fuori in seguito, Wilder imbastisce una trama piena di equivoci e di gags degne della tradizione comica che ha le sue radici nella commedia francese dell'Ottocento detta pochade, fino alla farsa americana in voga proprio nel periodo preso in esame dalla storia e caratterizzata da una girandola di travestimenti e fraintendimenti.
Molte situazioni e scene del film sono ispirate a pellicole degli anni Venti-trenta e inoltre pare che la trama del film sia non dissimile da una pellicola tedesca uscita qualche anno prima tanto da far pensare che si trattasse di una sorta di remake.
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