mercoledì 10 luglio 2013

Recensione MAD IN ITALY

Recensione mad in italy




Regia di Paolo Fazzini con Gianluca Testa, Eleonora Bolla, Rodolfo Medina

Recensione a cura di JackR

I sogni di Davide (Gianluca Testa) sono tormentati da visioni angoscianti: la sua mente inizia a cedere, mentre la sua vita sembra essere a un punto morto. La provincia lo isola dal mondo e la crisi economica gli impedisce di realizzarsi professionalmente. Mentre cerca inutilmente un nuovo posto di lavoro - e un posto nel mondo, Davide si prende a suo modo cura della ragazza che tiene legata in casa (Eleonora Bolla), alternando momenti di gentilezza a scene di violenza psicologica e fisica, in una spirale di crescente ed ineluttabile follia...

La cosa che resta impressa di "Mad in Italy", lungometraggio d'esordio di Paolo Fazzini, è il tentativo dichiarato nei primi minuti di coniugare il film di genere con il racconto delle aberrazioni sociali che in tempi difficili fanno spesso emergere il lato più oscuro della natura umana. Il fatto che tale incipit resti impresso - non solo a livello tematico, ma anche cinematografico - deriva non tanto dalla sua originalità, quanto dal fatto che tali promettenti presupposti vengano completamente disattesi: passato il primo quarto d'ora, in cui incubi e visioni che sembrano uscire dai migliori horror orientali consentono di costruire una cornice accattivante ad una storia tutta italiana di disagio giovanile, incomunicabilità e malcostume, si finisce in una storia di cronaca nera di provincia, che da metafora dell'impossibilità di dialogo (tra classi sociali, tra sessi, tra generazioni) diviene semplice narrazione, derivativa nella forma e deludente nei modi: duole dirlo, ma il livello della recitazione e dei dialoghi, che risente evidentemente del budget contenuto, ricorda le peggiori fiction della televisione pubblica. La totale mancanza di autenticità nelle interpretazioni (a partire da quella del protagonista Gianluca Testa) affonda il film dopo le prime battute, nonostante il montaggio tenti in tutti i modi di salvare il salvabile.

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