venerdì 5 luglio 2013

Recensione THE RED SHOES

Recensione the red shoes




Regia di Yong-gyun Kim con Hye-su Kim, Seong-su Kim, Yeon-ah Park, Su-hee Go, Eol Lee

Recensione a cura di dubitas (voto: 7,0)

Diretto da Yong-gyun Kim, regista coreano di già numerosi cortometraggi, "The red shoes" è una fiaba nera a tinte horror che gira attorno alla maledizione di un oggetto (le scarpe rosse) e al rapporto disturbato madre-figlia, aggiungendo poi nella parte centro finale elementi tipici della "ghost story", come fantasmi con lunghi capelli corvini (alla "Sadako").
La maledizione consiste nel fatto che chiunque rubi le scarpe viene colpito da una morte atroce, sanguinosamente mutilato negli arti inferiori: la scelta del colore rosso è simbolica, infatti sta a rappresentare il copioso sangue che esce dalle membra della vittima, ma anche sentimenti "infuocati" come l'avidità, la gelosia, l'egocentrismo, tipici di una società, quella contemporanea, che si adagia a vivere sugli allori e sul lusso.

Frequenti i richiami ad altre pellicole di produzione orientale (come "The ring", "The dark Water" nella scelta dell'appartamento come location), possiamo dire che nel rappresentare i sentimenti morbosi di un genitore il regista si rifà anche a vecchi masterpieces del passato, come "Shining". Il segreto sta però nel fatto che riesce a fondere questi luoghi comuni del genere horror, creando una storia interessante, affascinante, seppur non originale. Meraviglioso il tentativo (riuscito) di sfruttare l'elemento favolistico, mischiandolo ad un forte realismo urbano (bellissime le scene della metropolitana), generando quindi un senso di disorientamento nello spettatore, che man mano si acuisce con lo sviluppo stesso della storia.

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