Recensione fargo
Recensione a cura di Lakshman
La provincia americana. È questo ciò che ci vogliono raccontare i fratelli Joel e Ethan Coen in "Fargo". La famosa e malsana provincia americana, lontana dalle grandi, celebrate e multietniche metropoli che vediamo tutti i giorni in televisione.
Nella tranquilla, sconosciuta e innevata cittadina del North Dakota che dà il nome alla pellicola, invece, si consumano crimini efferati e si tramano piani diabolici. Il film, ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto, narra del rapimento di una donna architettato dal marito per poter chiedere un lauto riscatto al ricco suocero. Rapimento che però non andrà per il verso giusto.
La trama è abbastanza semplice ma la storia serve solo come sfondo e come pretesto alla rappresentazione del male, incarnato in questo caso dall'attore William H. Macy che interpreta Jerry, protagonista e mente del piano. Un male che si presenta sotto le spoglie dell'uomo della porta accanto, in apparenza marito perfetto e padre ideale , dalla faccia per bene e dall'onesta rispettabilità, in realtà mosso solamente dalle sete di dollari che lo porta ad architettare trame che avranno conseguenze tragiche.
Ma l'ambiguità di questo piano non sfuggirà alle ligie forze dell'ordine incarnate qui dalla poliziotta incinta Marge, interpretata dall'attrice Frances McDormand.
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