venerdì 3 novembre 2006

Recensione ROCKY

Recensione rocky




Regia di John G. Avildsen con Sylvester Stallone, Talia Shire, Burt Young, Carl Weathers, Burgess Meredith, Thayer David, Joe Spinell, Jimmy Gambina

Recensione a cura di bellin1 (voto: 10,0)

Quando a distanza di oltre trenta anni un personaggio entra nella mente e nell' immaginario collettivo di più generazioni vuol dire che ha raggiunto il suo scopo. E parlare di Rocky Balboa a quel punto vuol dire sfondare una porta aperta.
Questo film a basso costo fu premiato dalla critica con 3 oscar (regia, miglior film, montaggio) e 6 nomination (sceneggiatura, miglior attore, migliore attrice, colonna sonora e due attori non protagonisti) ma nessuno si sarebbe aspettato all' epoca che potesse abbracciare il premio più ambito: la popolarità estrema.

La storia trae spunto dall'incontro organizzato dal manager Don King il 24 marzo 1975 tra il campione Cassius Clay Ali e il semisconosciuto Wepner con in palio il titolo mondiale dei pesi massimi, incontro dove il pugile meno famoso resistette coraggiosamente fino alla quindicesima ripresa impensierendo non poco il mostro sacro del pugilato. Questa battaglia diede lo spunto vincente al quasi esordiente Sylvester Stallone che era alla ricerca di nuove idee: ecco così che il semi-professionista Wepner diventa Rocky e Cassius Clay il temibile Apollo Creed.
Rocky Balboa (Sylvester Stallone) e' un pugile dilettante di origine italiana di una Philadelfia anni 70 che combatte con alterne fortune sui ring dei bassifondi della metropoli e arrotonda la paga riscuotendo crediti e tributi vari per conto di Gazzo, un usuraio italo-americano.

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