venerdì 9 novembre 2007

Recensione PROPRIETA' PRIVATA

Recensione proprieta' privata




Regia di Joachim LaFosse con Isabelle Huppert, Jérémie Renier, Yannick Renier, Kris Cuppens, Raphaëlle Lubansu, Patrick Descamps

Recensione a cura di dionysos

Quello di Joachim LaFosse non è semplicemente un film, è più che altro una riflessione sulla famiglia e sulle conseguenze che possono scaturire dalla separazione di due coniugi con figli - situazione questa identificabile con quella della storia, ma con la possibilità di allargare il campo.
Attenzione: non siamo nel campo della critica all'istituto del divorzio; semplicemente viene mostrato quali conseuenze ne possano derivare, a causa di scelte affrettate e poco ragionate, oltre ai complicati passaggi che bisogna sostenere per avere una "proprietà privata". Una proprietà che può essere materiale o immateriale, ma che in entrambi i casi genera reazioni differenti e difficili da gestire, in quanto avere un proprio spazio significa modificare, cambiare qualcosa che fa parte di altri, influire più o meno negativamente sulle vite altrui.

Nella storia una madre, Pascale, vive con i due figli Thierry e Francois (rispettivamente gli attori Isabelle Huppert, Jérémie Renier e Yannick Renier) in una enorme casa di campagna; il padre è sposato con un'altra donna, ma trova sempre il tempo di andare a vedere i suoi ragazzi e dare loro del denaro, mentre con l'ex moglie i rapporti sono oramai deteriorati.
L'apparente serenità tra Pascale e figli (gemelli eterozigoti, così come il regista e suo fratello nella realtà) viene incrinata da un desiderio di una nuova vita da parte di lei insieme al suo vicino di casa. Sotto consiglio di quest'ultimo, decide di vendere il casale trasformandolo in una sorta di albergo, per poi trasferirsi nella casa del compagno. La cosa però non sta bene a Thierry, che dà inizio ad una ribellione crudele contro la madre finché questa, esasperata, se ne andrà abbandonando i figli.

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