venerdì 18 novembre 2011

Recensione UNA FARFALLA CON LE ALI INSANGUINATE

Recensione una farfalla con le ali insanguinate




Regia di Duccio Tessari con Helmut Berger, Giancarlo Sbragia, Ida Galli, Silvano Tranquilli, Lorella De Luca, Carole André

Recensione a cura di Giordano Biagio

A Bergamo, in una giornata di primavera, un noto giornalista televisivo, Alessandro Marchi (Giancarlo Sbragia), offre un passaggio in automobile alla bella studentessa francese Françoise Pigaut (Carole Andrè), di 17 anni, che cammina di fretta mentre piove. Il giornalista accompagna la ragazza al parco, dove ha un appuntamento con un uomo.
I due arrivano sul luogo con un certo anticipo, Marchi, desideroso di conoscere meglio Francois, coglie l'occasione per proporle una passeggiata.
In seguito la ragazza verrà trovata uccisa nel parco: sul corpo, rotolato lungo un breve pendio, verranno riscontrate diverse lacerazioni, tagli profondi inferti con un coltello a serramanico.
Alessandro Marchi sarà l'unico imputato dell'omicidio; è privo di un alibi e durante la fuga dal luogo del delitto è stato visto in volto da una donna che sostava in automobile con l'amante nella stradina interna al parco.

Marchi viene condannato all'ergastolo, nonostante l'arguta difesa di Giulio (Gunther Stoll), ottimo avvocato, suo amico.
Giulio, in realtà, è convinto della colpevolezza del giornalista ed è contento di aver perduto la causa poiché è l'amante di Maria (Ida Galli), moglie di Alessandro, con la quale potrà finalmente vedersi alla luce del sole.
La giovane figlia di Maria, Sarah (Wendy D'Olive), si sente attratta da un giovane contestatore, Giorgio (Helmut Berger). La donna ha avuto il primo approccio con Giorgio per caso, tra i vicoli di Bergamo, a seguito di una brusca frenata della sua automobile che stava per investirla: dopo la paura provata i due hanno sorriso e deciso di rivedersi.
Maria conosce Giorgio fin dall'adolescenza, trascorsa insieme a Bergamo, ma non ha avuto una vera occasione per fare amicizia. Giorgio in tribunale darà una testimonianza a favore dell'imputato, dicendo di aver visto, il giorno dell'omicidio, un uomo in fuga dal parco, nei pressi dell'uscita, il cui aspetto non corrispondeva affatto a quello di Alessandro Marchi. Forse Giorgio ha mentito, per scagionare il padre di Sarah.
I due giovani finiscono per iniziare una relazione ma senza una passione duratura; Giorgio dopo l'atto d'amore con Sarah appare nervoso, turbato, tanto da proporre alla donna di non vedersi per un po' di tempo.

[...]

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