martedì 21 maggio 2013

Recensione LA CASA

Recensione la casa




Regia di Sam Raimi con Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Hal Delrich, Betsy Baker, Sarah York, Philip A. Gillis

Recensione a cura di The Gaunt (voto: 8,5)

1978. Il giovane regista in erba Sam Raimi, dopo una serie di cortometraggi amatoriali che hanno avuto un buon riscontro economico, decide di affrontare una prova più impegnativa ed insieme agli amici Bruce Campbell e Robert Tapert investire il ricavato in un altro cortometraggio di genere horror, intitolato "Within the woods". Il risultato ovviamente è molto amatoriale, tuttavia la pochezza evidente dei mezzi a disposizione non influenza la sostanziale riuscita del prodotto, caratterizzato dalla capacità tecnica inusuale del regista non ancora ventenne e dagli artigianali effetti speciali di Tom Sullivan, rozzi quanto si vuole ma straordinariamente efficaci
In questo cortometraggio sono già contenute in embrione tutte le idee che varranno successivamente sviluppate nel lungometraggio che costituirà l'esordio vero e proprio di Sam Raimi ed i sodali Campbell (nel ruolo di attore protagonista) e Robert Tapert in veste di produttore esecutivo. I tre fonderanno la Reinessance Pictures Ltd. e sotto questa etichetta nata dall'entusiasmo e dall'orgoglio tipico degli indipendenti inizieranno la faticosissima strada per la realizzazione di "Evil Dead".

Il budget raccimolato raggiunge intorno ai 350.000 dollari e la location principale della casa viene scelta poco oltre i confini con il Tennessee. La location in questione è alquanto disagiata per la troupe in quanto le riprese sono girate in inverno e nell'abitazione non è presente acqua corrente, né tantomeno il riscaldamento, rendendo le riprese alquanto faticose. I tempi di realizzazione previsti in sei settimane sforano per arrivare a oltre tre mesi, esaurendo il budget a disposizione e costringendo lo stesso Campbell ad ipotecare una proprietà di famiglia per trovare il denaro necessario per la fine delle riprese.
La fase di post-produzione durerà oltre un anno e mezzo per l'aggiunta degli effetti speciali fra cui l'uso della tecnica della stop motion per la decomposizione finale dei non morti e per girare anche le scene all'interno della cantina, dato che l'abitazione scelta da Raimi e Tapert per le riprese purtroppo non aveva una cantina a disposizione, costringendo il reparto tecnico della troupe a scavare una buca profonda due metri dove stazionava la Endelweiss. Inoltre curiosamente molte scene furono girate, come rivelò Tapert e come riportato anche nei titoli di coda, dai cosidetti "fake shemps" tra cuì lo stesso fratello di Raimi, Theodore. I "fake shemps" non erano che delle controfigure degli attori principali che giravano in assenza dei protagonisti alcune scene. La differenza non si nota granchè, perchè il trucco pesantissimo che dovevano indossare rendeva praticamente indistinguibili gli uni dagli altri.

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