giovedì 5 aprile 2012

Recensione POLLO ALLE PRUGNE

Recensione pollo alle prugne




Regia di Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi con Mathieu Amalric, Isabella Rossellini, Maria De Medeiros, Golshifteh Farahani, Jamel Debbouze, Chiara Mastroianni, Edouard Baer, Eric Caravaca, Frédéric Saurel, Dustin Graf

Recensione a cura di JackR

In seguito alla distruzione del suo prezioso violino, Nasser Ali, musicista di grande talento, perde la voglia di suonare e con essa quella di vivere. Decide pertanto di lasciarsi morire di inedia, mentre tra sogni, deliri e ricordi ripercorre la sua vita infelice, segnata da un episodio sepolto nel passato e legato ad un amore perduto.

Marjane Satrapi (autrice della graphic novel "Persepolis" e del suo adattamento cinematografico) torna al cinema e insiste con l'adattamento di una sua opera, "Pollo alle Prugne". Lo stile grafico dell'autrice iraniana, estremamente riconoscibile, è basato su un tratto volutamente scarno, sull'assenza di profondità e prospettiva, sull'utilizzo di un character design semplice ma efficace. E' alle parole che Marjane Satrapi affida la sua arte e "Pollo alle Prugne" non fa eccezione. La graphic novel" ricorre ad uno schema abbastanza statico per rappresentare la non linearità della narrazione (sostanzialmente, inversione del bianco e del nero, con i flashback quasi in silhouette), e il film si dimostra superiore all'opera di partenza - per una volta.

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