martedì 10 gennaio 2006

Recensione FRONTE DEL PORTO

Recensione fronte del porto




Regia di Elia Kazan con Marlon Brando, Eva Marie Saint, Karl Malden, Lee J. Cobb, Rod Steiger, Pat Henning

Recensione a cura di Giordano Biagio

Fronte del porto è un film raro sia per sensibilità sociale che per consenso di pubblico e di critica. Larga è stata l?approvazione al senso etico e storico racchiuso nel racconto.
Le maggiori emozioni che la pellicola trasmette scaturiscono dall?amaro che impregna il racconto in ogni sua piega e dalla bravura stilistica del regista che rende straordinariamente credibili le figure dei personaggi in scena grazie ad una esposizione essenziale e diretta del linguaggio visivo. Quest?ultimo, anche se si avvale sovente di una ricca simbologia, lo fa in funzione della semplice struttura narrativa impostata, rendendo la simbologia sempre familiare alla trama, lontana quindi da ogni rarefazione dispersiva. L?opera molto curata nel montaggio e nella sceneggiatura è di Elia kazan che in questo film è un vero e proprio direttore d?orchestra sopra le righe.

Il film rimane ben legato in tutto il suo percorso ad un?immagine di realtà sociale e storica ricca di problematicità e di una atmosfera di vita segnata dall?insicurezza. Il film ha per oggetto il mondo del lavoro degli scaricatori portuali, una delle categorie più precarie e passionali della storia del lavoro.
L?ambientazione si riferisce ai primi anni ?50. I diritti dei lavoratori portuali di New York sono curati da sindacati di dubbia moralità che invece di dare forza civile e contrattuale ai lavoratori agiscono di fatto come sfruttatori degli iscritti occupandosi anche in modo arbitrario dell?assegnazione del loro gettone giornaliero di lavoro.
Nell?ambiente degli scaricatori chiunque cerchi, attraverso la denuncia alle autorità, di cambiare questi comportamenti amorali dei sindacati viene ucciso senza pietà. Terry (Marlon Brando), fratello di Charley, che fa parte del gruppo dirigente sindacale, si ribella agli omicidi dopo aver incontrato ed essersi innamorato di Elie, sorella di un collega ucciso dai caporioni. Grazie alla sua cultura raffinata e delicata Elie trasmette allo scaricatore Terry l?orgoglio e l?indignazione per le ingiustizie sociali.
Terry è appoggiato nella sua ribellione dal prete Berry. Quest?ultimo assume sempre più autorevolezza e grinta dopo una critica rivoltagli da Elie per la sua rassegnazione all?omicidio del fratello. Berry toccato nel suo orgoglio ecclesiastico e di uomo diviene per reazione un vero e proprio trascinatore del movimento contro la mafia sindacale. La forza della sua predicazione è scevra da ogni interesse personale e ricca di riferimenti simbolici alla tribolazione umana che egli coniuga con la giustizia evangelica, tracciando una via privilegiata d?azione spirituale che si fonde con una concreta riscossa redentrice in forma terrena. La sofferenza di Cristo sulla croce e le ingiustizie umane dei portuali si incontrano nella comune ricerca segnata dalla disperazione e tesa a una riscossa espiatrice finalizzata alla ricerca di fertili risultati egualitaristi. Il prete sarà anche il saggio consigliere di Terry perché frenerà l?impeto della sua ira vendicatrice a favore dell?astuzia politica tesa alla vittoria finale.

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