martedì 29 agosto 2006

Recensione FANTASMA D'AMORE

Recensione fantasma d'amore




Regia di Dino Risi con Romy Schneider, Marcello Mastroianni, Wolfgang Preiss, Michael Kroecher, Paolo Baroni, Giampiero Becherelli, Raf Baldassarre, Ester Carloni, Adriana Giuffré

Recensione a cura di Carlo Baldacci Carli

"Fantasma d'Amore" è l'ultimo passo di quell'evoluzione artistica cominciata da Dino Risi nel 1976 con il thriller psicologico "Anima Persa".

In una Pavia diafana ed incolore, con le sue nebbie e le sue piogge leggere, la voce fuoricampo di un commercialista, Nino Monti (Marcello Mastroianni), ci racconta la sua storia.
Un giorno, quasi per caso, Nino sale su un autobus dove viene avvicinato da una donna (Romy Schneider) dall'aria malata e trascurata. Ha denti anneriti e occhiaie profonde; la pelle del suo viso è avvizzita e grigia, come grigi sono i suoi capelli spettinati, raccolti dietro la nuca e con ciocche libere che le scendono sulla fronte e sugli occhi. La donna non ha le cento lire per pagare il biglietto dell'autobus; Nino gliele offre, ma lei le accetta mettendo bene in chiaro che sono un prestito che lei restituirà. Alcuni scambi di sguardi fra i due personaggi: perplesso quello di lui; curioso ed eccitato, ma anche timido e ferito quello di lei.
Nino Monti è sposato con Teresa (Eva Maria Meineke), una donna più anziana di lui, polemica, logorroica, fredda e volitiva, sempre impegnata nelle attività culturali della borghesia clericale della città. Non hanno figli e vivono come una coppia di amici. Il loro matrimonio non fu il coronamento della passione, ma una scelta ponderata e ragionata "intelligentemente".
Una vita monotona, triste e noiosa, quella di Nino, che sempre più spesso si rifugia nell'isolamento, nella lettura e nella fantasia. Poi una telefonata cambia tutto. È la donna che Nino ha incontrato sull'autobus. È rammaricata dal fatto che lui non l'abbia riconosciuta. Si presenta come Anna Brigatti, una vecchia fiamma di Nino. La bellissima donna il cui amore segnò per sempre la sua vita rendendolo incapace d'amare chiunque altra.
Era ad Anna che Nino pensava quando faceva l'amore con Teresa, ma, dopo quell'incontro sull'autobus, dopo averla vista così cambiata, così sciupata e degradata, avrebbe potuto continuare a pensare a lei?

[...]

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