mercoledì 2 agosto 2006

Recensione ZOMBI

Recensione zombi




Regia di George A. Romero con David Emge, Ken Foree, Scott H. Reiniger, Gaylen Ross, David Crawford

Recensione a cura di paul (voto: 8,5)

Dieci anni passarono prima che George A. Romero tornasse a dirigere il secondo capitolo sulla saga dei morti viventi. Le ragioni furono molte, in primis che il regista di Pittsburgh considerava conclusa lì la storia, senza intenzione di girare una saga. I dieci anni che dividono "Night of the Living dead" da "Dawn of the dead" (Zombi in italiano) furono costellati da una serie di insuccessi cinematografici che spinsero lo stesso regista quasi a voler chiudere con il cinema.
Nel 1969 uscì "There's always vanilla", commedia hippy sperimentale, della quale lo stesso Romero non conserva al giorno d'oggi nemmeno una copia. Nel 1972 "Season of the witch", una pellicola ambiziosa ma che, come spesso è capitato al cineasta di Pittsburgh, venne mal gestita sia sul piano tecnico che distributivo. Un anno dopo a SOTW ecco uscire il progetto più ambizioso di Romero: "La città verrà distrutta all'alba" ("The crazies") film di grande pretese, ma che si rivelò un clamoroso fiasco al botteghino. Non così male andò invece sul fronte televisivo per il regista di Pittsburgh: una serie di documentari prodotti dalla Laurel (la casa di produzione fondata dallo stesso Romero insieme al suo nuovo socio Richard Rubenstein) vennero venduti alla televisione pubblica ABC, riscontrando un notevole consenso di pubblico.

Ad ogni modo dopo il flop di "The crazies" il regista si allontanò dalla scena cinematografica per ben cinque anni. Fu l'incontro con il nostro Dario Argento, il quale si trovava a New York per il lancio del suo "Suspiria", a riaccendere in Romero l'entusiasmo e la voglia di girare un secondo capitolo sugli zombi. "La notte dei morti viventi" aveva infatti avuto un notevole successo di pubblico in Italia, dove continuava ad essere considerato film di culto. Argento ne era letteralmente entusiasta e quando incontrò Romero a New York, tra i due nacque subito una scintilla. Come racconta Rubenstein, Argento e Romero rimasero a parlare per sette ore consecutive, decidendo subito alla fine di quell'incontro che avrebbero girato insieme un nuovo capitolo sugli zombi. Per la verità l'idea iniziale non era quella di realizzare una continuazione di "Night of the Living Dead", bensì un nuovo film che avrebbe affrontato di nuovo la tematica dello zombi. Il problema che si presentò da subito fu quello di recuperare i soldi necessari per potere realizzare la pellicola. Perciò sembrò una buona idea quella di portare sullo schermo prima di "Dawn of the living dead" (questo il titolo che si era immaginato all'inizio, cambiato poi nel più semplicistico "Dawn of the Dead") un film dell'orrore a bassissimo budget, che avrebbe potuto portare alle casse della Laurel quei soldi necessari che avrebbero permesso di girare subito dopo il nuovo capitolo sugli zombi.

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