lunedì 2 aprile 2007

Recensione I DON'T WANT TO SLEEP ALONE

Recensione i don't want to sleep alone




Regia di Tsai Ming-Liang con Chen Shiang-Chyi, Lee Kang-Sheng, Norman Atun, Pearlly Chua

Recensione a cura di kowalsky

"Tutto ciò che si vede diventa... dissolvenza"

(Corpi 1) L'uomo steso a terra svenuto è un ragazzo senza fissa dimora, si chiama Hsiao-Kang, ed è stato appena aggredito e derubato.
Siamo in Malesia, a Kuala Lumpur, regno di dolore, miseria, sopraffazione e violenza. Lì un gruppo di operai bengledesi lo raccolgono, lo portano con sè, lo medicano. Tra di loro c'è Rawang, che decide di occuparsi di lui, e lo porta nel suo letto. Hsiao-Kang viene perciò accudito, come un soggetto degno della massima attenzione, da Rawang, che lo spoglia, lo lava, lo cambia, lo riveste, lo aiuta ad espletare i suoi bisogni corporali, atti meccanici che rivestono una certa importanza, sempre più a un passo dal desiderio omoerotico, ma mai vicino al completamento di un vero e proprio atto sessuale nei confronti del soggetto inerme. E' Rawang che cerca un'empatia fisica per donarsi per l'altro, e ne prova quasi una sorta di pudica reticenza.

[...]

Leggi la recensione completa del film I DON'T WANT TO SLEEP ALONE su filmscoop.it

Nessun commento: