Recensione tutta colpa di voltaire




Recensione a cura di peucezia (voto: 7,0)
Opera prima del regista franco-tunisino Kechiche pluripremiata nei vari festival cinematografici, "Tutta colpa di Voltaire" apre un ciclo poi sviluppato meglio in seguito nelle altre prove.
La tematica infatti è quella dell'inserimento dell'immigrato nordafricano in Francia, in particolare nell'ambiente multietnico della capitale, e delle relazioni con le varie comunità che convivono nel Paese.
Il giudizio che dà Kechiche del fenomeno è però tutto sommato positivo: né in questo né nei film successivi si parla di scontri interrazziali o classisti, ma invece il clima appare disteso e improntato sullo scambio e sulla collaborazione.
In "Tutta colpa di Voltaire" il protagonista, il giovane tunisino Jallel, arriva dalla madre patria a Parigi deciso a migliorare la propria esistenza e quella familiare; per poterlo fare ricorre ad un piccolo trucchetto: si finge algerino e richiede asilo politico. I francesi, che hanno dato i natali al grande Voltaire, sono notoriamente particolarmente sensibili ai diritti umani e quindi "abboccano".
[...]
Leggi la recensione completa del film TUTTA COLPA DI VOLTAIRE su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento