Recensione io sono l'amore
Recensione a cura di Luca Valtolina
Luca Guadagnino scolpisce sull'anima di Tilda Swinton una seconda pelle. Algida compostezza, disciplinata rigidità, coraggio e indipendenza, distacco morboso dagli affetti sono tutti elementi dominanti di una recitazione elegante, intrigante ed emotivamente coinvolgente.
L'atmosfera alto-borghese di Villa Necchi, a Milano, fa da arena alle vicende di una ricca famiglia industriale lombarda. Cattiverie dettate dalla lucida ragion di Stato, strategie familiari arroganti di stampo patriarcale, consolidamenti fraterni e vie di fuga tanto improvvisate quanto agognate da tempo, il cui prezzo sarà oltre ogni logica tolleranza, sono il nettare quotidiano di un'esistenza fredda, sterile e troppo vincolata da sacri luoghi comuni, a cui poche anime vere decidono di opporsi e sacrificarsi.
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