venerdì 25 giugno 2010

Recensione TERRA E LIBERTA'

Recensione terra e liberta'




Regia di Ken Loach con Ian Hart, Rosana Pastor, Iciar Bollain, Tom Gilroy

Recensione a cura di Mimmot

Nel 1995 Kean Loach distoglie per un momento lo sguardo dalla "sua" Inghilterra e lo rivolge alla Spagna, per raccontarci la sua versione della guerra civile, che negli anni '30 insanguinò il paese, e soprattutto per ricordarci cosa significò per il movimento operaio quella tragedia dolorosissima, che finì per consegnare la nazione nelle mani della dittatura franchista.

In quegli anni la Spagna usciva dalla impopolare dittatura militare di Miguel Primo de Rivera e assegnava la vittoria elettorale alla sinistra repubblicana e socialista, che si impegnò ad attuare una serie di riforme laiche e progressiste, rivolte, principalmente, a modernizzare il paese e ridurre l'influenza del clero e dei latifondisti nella vita della "nuova Spagna repubblicana".
Queste riforme, però, scontentarono sia i radicali (perché troppo avanzate) che gli anarchici (perché troppo moderate) e il Governo venne costretto alle dimissioni.
Le successive elezioni politiche del 1933 videro l'affermazione delle destre, che abrogarono subito le riforme già attuate e bloccarono quelle in corso di attuazione, inoltre cominciò a farsi sinistramente sentire la forza della "Falange", un gruppo fascistoide, che si ispirava agli ideali del fascismo italiano, fondato e guidato da uno dei figli di De Rivera. Cominciò così il "bienio nigro", che vide il fallimento del processo di laicizzazione dello stato avviato dal passato governo delle sinistre.
Nel 1935, però, il governo conservatore entrò in crisi per le fratture insanabili tra la destra moderata e quella estremista. Nelle successive elezioni politiche la sinistra (in ottemperanza del "Direttivo Dimitrov") si presentò unita nel "Fronte Popolare" ottenendo la maggioranza relativa e il conseguente incarico di formare il nuovo governo.
Nonostante la sconfitta elettorale, però, la destra conservatrice che faceva capo alla "Falange", appoggiata dai fascismi d'Italia e Germania, e dalla chiesa cattolica, rimaneva molto forte perchè poteva contare, anche, sull'appoggio incondizionato delle forze armate. Ben presto il blocco delle forze reazionarie trovò un Caudillo nella persona del Generale Francisco Franco, che, sbarcato dal Marocco spagnolo, occupò parte della Spagna e diede inizio alla guerra civile.

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