martedì 1 giugno 2010

Recensione PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DEL TEMPO

Recensione prince of persia: le sabbie del tempo




Regia di Mike Newell con Jake Gyllenhaal, Gemma Arterton, Toby Kebbell, Ben Kingsley, Alfred Molina, Reece Ritchie

Recensione a cura di Luke07 (voto: 6,0)

Persia, VI secolo. Cresciuto orfano, il piccolo Dastan viene scelto dal re di Persia ad entrare a far parte della famiglia reale per essersi distinto nel coraggio e nella nobiltà d'animo. Una volta adulto, la sua vita viene sconvolta dalla perdita del padre adottivo, per il cui assassinio Dastan viene ingiustamente accusato e costretto alla latitanza; con lui la principessa Tamina di Alamut, insieme alla quale si ritroverà a dover proteggere dallo zio Nazim un oggetto dai mistici poteri, un pugnale capace di riavvolgere il tempo grazie al potere delle sabbie del tempo.

Figlio dell'omonimo e celebre gioco di ruolo, creato 20 anni fa dal Game Designer Jordan Mechner e diventato una vera e propria pietra miliare nell'universo dei videogame, "Prince of Persia- Le sabbie del tempo" trae ispirazione dalla versione targata 2003, più precisamente dal primo capitolo del reboot concepito per le macchine moderne. Sfida interessante, visto e considerato lo scarso interesse che gli adattamenti cinematografici da videogioco hanno riscosso al botteghino nei loro passaggi sul grande schermo; da sottolineare il fatto, però, che tutti i precedenti tentativi sono frutto di budget non particolarmente generosi, cui si aggiunge il mancato coinvolgimento di nomi importanti e dall'appeal invitante: non è un caso se ad oggi il miglior risultato a livello economico sia stato "Tomb Raider" che vedeva il coinvolgimento di star quali Angelina Jolie e Jon Voight. E chi poteva cimentarsi nell'impresa di sfatare questo tabù, se non il re Mida dei produttori Hollywoodiani, quel Jerry Bruckheimer "padre" di successi quali "Flashdance", "Beverly Hills Cop", "Armageddon", "Pearl Harbour", "Black Hawk Down", "Il mistero dei templari", fino al più redditizio di tutti, ossia la saga di "Pirati dei Caraibi". Ecco dunque il marchio Disney fargli da partner, con il valore aggiunto rappresentato dal budget "generoso" e da un cast che in quanto ad appeal non scherza: l'ex cowboy gay Jake Gyllenhaal e la splendida perla britannica Gemma Arterton, oltre a due maestri quali Sir Ben Kinsley e Alfred Molina.

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