Recensione thirst
Recensione a cura di Carlo Baldacci Carli (voto: 7,5)
"Il Piacere dà a ciascuno la perfezione del suo vivere"
Aristotele: Etica a Nicomaco.
Padre Sang-hyeon (Kang-ho Song) è un prete filantropo, che presta servizio in un ospedale e che crede nell'intima bontà dell'essere umano e che abbraccia le arti e la scienza come doni di Dio. Avendo consacrato la propria esistenza al servizio del prossimo, padre Sang- hyeon ha rinunciato alla pienezza della vita sacrificando con abnegazione tutte quelle pulsioni che l'istinto gli detta.
Stanco di vedere morire le persone di cui si occupa, si offre volontario per sperimentare un vaccino contro il Virus Emmanuel (così chiamato dal nome del medico che lo ha isolato), pur essendo consapevole che le probabilità di contrarre la malattia sono altissime e che conducono a morte sicura.
Durante l'esperimento, padre Sang-hyeon (o Sang-hyun, nei sottotitoli italiani) è infettato dal virus e dopo una breve degenza muore, ma la sua morte dura pochi istanti. Il prete riprende immediatamente coscienza e medici riscontrano immediatamente una regressione del virus.
Dopo una degenza di sei mesi, Sang-hyeon viene dimesso e i fedeli guardano a lui come a un uomo capace di fare miracoli. È per questa fama che la signora Ra (Hae-sook Kim) si rivolge a lui con le lacrime agli occhi, implorandolo di andare a fare visita a suo figlio Kang-woo (Ha-kyun Shin), malato terminale di cancro.
Kang-woo riconosce padre Sang-hyeon. I due erano amici di infanzia e con loro c'era anche Tae-ju (Ok-bin Kim) ora divenuta moglie di Kang-woo.
Dopo la visita di padre Sang-hyeon, Kang-woo guarisce dal cancro e così il prete ricomincia a frequentare la loro famiglia. Ma qualcosa in lui è cambiato. Padre Sang-hyeon adesso ha sete di sangue e non solo, ha sete di vita.
[...]
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