Recensione incontrerai l'uomo dei tuoi sogni
Recensione a cura di Terry Malloy
L'errore maggiore che si può commettere nei confronti di un film di Woody Allen è giudicarlo un film di Woody Allen. La frase che più spesso sentiamo infatti all'uscita dai cinema o nelle recensioni è "sicuramente non è dei suoi migliori", che, adattato, potrebbe suonare come un "niente di nuovo sotto il sole". La riflessione personalissima che ne segue è: "Necessario che un commediografo inserisca l'originalità contenutistica e stilistica, nonché narratologica tra le priorità della sua produzione?". Guardandosi indietro infatti, non sembra che commediografi come Plauto o Goldoni o lo stesso Shakespeare avessero come obiettivo precipuo di sorprendere lo spettatore/lettore con l'abbondanza di sempre nuove soluzioni narrative. La Commedia è un genere che ha a che fare con il divertimento (incerta ancora adesso è l'etimologia) e, come è noto, si ride sempre delle stesse cose, ovvero di noi. Giudicare un film di Allen, a partire da Allen e non a partire da quella che è pur sempre una buona commedia umana, pare una presa di posizione che impoverisce l'esperienza di una fruizione più libera, meno intellettualistica e radicale. Meglio è giudicare un'ora e mezza di puro teatro, piuttosto che perdersi in inutili rimpianti di "Manhattan" e rovinarsi un film assolutamente consigliato.
Seguirà la sinossi del film, per chi non lo avesse ancora guardato.
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