mercoledì 12 gennaio 2011

Recensione THE BLAIR WITCH PROJECT

Recensione the blair witch project




Regia di Eduardo Sánchez, Daniel Myrick con Heather Donahue, Joshua Leonard, Michael C. Williams, Bob Griffin, Jim King

Recensione a cura di Giordano Biagio

Siamo nel paesino di Burkittsville, un tempo chiamato Blair, nello stato del Maryland, nell'autunno del 1994. Tre studenti di cinema, Heather Donahue di 22 anni, Joshua Leonard di 23 anni, Michael Williams di 24 anni, hanno intenzione di girare, inserendosi sullo sfondo di un'opera cinematografica come attori protagonisti e narratori, un film documentario sulla leggenda della strega di Blair.
Nella pellicola, che troverà diversi collaboratori e produttori, intendono mantenere i loro nomi originari.

Si dice nella narrazione tradizionale proveniente da quei luoghi che la strega di Blair, oltre ad aver due secoli prima torturato e ucciso diversi bambini del paese, abbia poi cercato di influenzare persone psichicamente malate cercando di trasformarle in killer, come sembra sia effettivamente successo di recente (nel 1940) con l'eremita Parr, responsabile dell'uccisione di diversi bambini portati in una casa buia e isolata situata nella foresta di Black Hillis, vicina al paese. L'uomo aveva poi ammesso di fronte alle autorità cittadine di aver agito in quel modo malvagio e aberrante perché posseduto dallo spirito perverso della famosa strega di Blair.

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