venerdì 28 gennaio 2011

Recensione IL TEMPO CHE CI RIMANE

Recensione il tempo che ci rimane




Regia di Elia Suleiman con Elia Suleiman, Saleh Bakri, Ali Suliman, Amer Hlehel, Menashe Noy, Nati Ravitz, Lotuf Neusser, Avi Kleinberger, Ziyad Bakri, Ehab Assal, Alon Leshem, Lior Shemesh, Daniel Bronfman

Recensione a cura di Mimmot

"Un popolo non è solo quel che fa, è anche quel che lascia fare"

Così recita una massima di Kurt Tucholsky, vergata da una mano anonima sul muro d'Israele.
Ed è esattamente così, un popolo è "soprattutto" quel che lascia fare! Basta prendere noi, per esempio. Siamo al punto in cui siamo perché da troppo tempo lasciamo fare; perché da troppo tempo assistiamo al degrado della nostra democrazia e allo scadimento morale dei nostri valori etici; perché da troppo tempo lasciamo che si inquini la nostra vita politica e si metta alla berlina la serietà delle nostre istituzioni; perché da troppo tempo subiamo la fascinazione del moralmente illecito e tolleriamo la diffusa anteposizione dell'interesse privato all'interesse pubblico.
Quando si consente tutto ciò, quando si volge il capo dall'altra parte, quando si giustificano i dettagli umilianti delle abitudini sessuali di un anziano seduttore, quando non si sente più l'urgenza della questione morale, allora si perde il senso e l'orgoglio di essere nazione e non si vale più nulla.

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