venerdì 14 gennaio 2011

Recensione HEREAFTER

Recensione hereafter




Regia di Clint Eastwood con Matt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren

Recensione a cura di Giordano Biagio (voto: 8,5)

Il film narra le vicende di tre persone, Marie LeLay (Cécile de France), George Lonegan (Matt Damon), Marcus (Frankie McLaren), imbattutesi nel corso della loro vita rispettivamente in una morte apparente per l'onda dello tsunami, una grave encefalite infantile (che sarà causa permanente di disagi psichici e fenomeni sensitivi), un lutto patologico per la morte dell'amato fratellino finito contro una grossa auto mentre sfuggiva a un tentativo di rapina.
I tre, in modi inconsueti, entrano in relazione con la morte avvertendone, su un piano di esperienze paranormali, tutta la sua forza suggestiva-straniante.

George Lonegan è un proletario di San Francisco che in certe circostanze riesce a trasmettere, a chi glielo chiede, messaggi dal mondo dei morti: pensieri e immagini appaiono nella sua mente provenienti da entità spirituali non ben figurate, originati da un al di là che sullo sfondo appare indicibile, misterioso e oscuro. Le sue doti di medium-sensitivo sono eccezionali, chiare, provate dalle corrispondenze tra i racconti dei defunti e la realtà ricordata dai vivi.
Egli è richiesto soprattutto dalle persone che hanno avuto lutti sconvolgenti, annichilenti la sfera psico-affettiva, ma questi poteri sono vissuti male da George, è come se si sentisse parte di uno spettacolo da circo e avesse il solo compito di stupire senza alcun potere di intervento sui fatti evocati.
Il ragazzo per le sedute non vuole soldi, è autosufficiente, vive solo, non ha la fidanzata, le donne quando vengono a conoscenza dei suoi poteri lo evitano, forse perché pensano che sia un emarginato o un asociale. Il suo desiderio più impellente è di smettere con il paranormale e rientrare nella normalità.

[...]

Leggi la recensione completa del film HEREAFTER su filmscoop.it

Nessun commento: