martedì 25 gennaio 2011

Recensione VALHALLA RISING

Recensione valhalla rising




Regia di Nicolas Winding Refn con Mads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Alexander Morton

Recensione a cura di The Gaunt

Per lunghi anni un guerriero muto e dalla forza sovraumana è stato tenuto prigioniero da un capo clan vichingo. L'uomo però riesce a uccidere il suo carceriere e a fuggire assieme ad un ragazzo. Il loro viaggio sarà pieno di pericoli oscuri: imbarcatisi su una nave, si ritroveranno nel mezzo di un misterioso e impenetrabile banco di nebbia che si diraderà solo per lasciarli approdare su una terra sconosciuta.

Nicholas Winding Refn è ancora un oggetto abbastanza misterioso per il grande pubblico italiano, pur essendo stato assunto a regista di culto con l'esordio folgorante a soli 26 anni di" Pusher", in cui Refn descrive uno spaccato del mondo della microcriminalità di Copenaghen e dove omaggia allo stesso tempo un certo tipo di cinema americano che ben conosce.
Tuttavia la sua filmografia nel nostro paese è limitata sostanzialmente a "Pusher" appunto e i due capitoli successivi, sempre eccellenti dal punto di vista qualitativo, ma diretti anche per bisogni impellenti di cassa, considerato il tracollo commerciale di "Fear X" con John Turturro. Poca fortuna distributiva delle sue pellicole per il regista danese, ad eccezione di Bronson dalla comunque limitatissima circolazione.
"Valhalla rising", tuttora inedito nel nostro paese, non è certo uno di quei film fatti per compiacere il pubblico, anzi si può affermare con alta probabilità di non essere smentiti che questo film non farà emergere dall'anonimato Refn. Il tono di questa pellicola non è minimamente paragonale ad action movie come "Outlander" o "Pathfinder", tanto per citare degli esempi. Valhalla rising è un film completamente diverso, quindi bisogna mettere da parte ogni scrupolo e scordarsi ogni velleità di puro intrattenimento e divertimento.

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