martedì 18 gennaio 2011

Recensione CHE BELLA GIORNATA

Recensione che bella giornata




Regia di Gennaro Nunziante con Checco Zalone, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Nabiha Akkari, Luigi Luciano

Recensione a cura di peucezia

Dopo il grande successo di "Cado dalle nubi" la coppia Checco Zalone - Gennaro Nunziante (rispettivamente attore e regista) torna sul grande schermo con "Che bella giornata" inventando il "cinecalzettone" (pellicola uscita a ridosso dell'Epifania contrapposta al cinepanettone natalizio).
Nel primo film Zalone, al secolo Luca Medici, interpretava un giovanotto candido che dal paesello parte per Milano in cerca di successo, nella seconda pellicola il protagonista mantiene le caratteristiche già note al pubblico: è ignorante, zotico (il suo nome corrisponde all'espressione pugliese "che cozzalone", ovvero "che cafone"), ma gli orizzonti della storia si allargano: stavolta Checco è un pugliese trapiantato in Brianza ed è alle prese (sia pur inconsapevolmente) con il terrorismo internazionale.

La decisione di dare al protagonista il nome dell'attore, a totale identificazione interprete/personaggio interpretato, ha illustri precedenti: da Charlot (si perdoni l'ardito paragone), alla coppia Laurel-Hardy, fino al partenopeo Totò, così come non è nuova la trovata del combinaguai che si trova (per caso, fortuna o come accade qui, per effetto di una raccomandazione) a difendere il prossimo come professione (altri esempi illustri: lo stralunato Clouseau o gli agenti segreti britannici Johnny English e Austin Powers).

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