martedì 18 ottobre 2011

Recensione BREAD AND ROSES

Recensione bread and roses




Regia di Ken Loach con Pilár Padilla, Adrien Brody, Elpidia Carillo, Jack McGee, George Lopez

Recensione a cura di Mimmot

"Io odio questo cazzo di paese: puliamo le loro case, gli facciamo trovare tutto pronto, cresciamo i loro figli e per loro è come se fossimo invisibili".

"We want bread and roses, too" è lo slogan vecchio di quasi cento anni, che ha accompagnato le lotte sindacali delle operaie del settore tessile di Lawrence (USA) del 1912.
Con questo slogan, successivamente ripreso negli scioperi sindacali dei lavoratori, le operaie di Lawrence oltre a condizioni di lavoro migliori (il pane) chiedevano anche condizioni di vita più dignitose (le rose).
Le manifestazioni delle donne di Lawrence, che marciavano cantando e con striscioni con su scritto lo slogan che le rese famose nel mondo, rappresentano uno dei momenti più importanti del movimento operaio americano.
Lawrence, nel Massachusetts, era un centro tessile molto importante e meta di un incessante flusso migratorio proveniente dal Nord Europa (soprattutto irlandesi, tedeschi e scozzesi) e successivamente, a partire dai primi anni '90 del XIX secolo, anche dal Sud e in particolare dall'Italia.
A Lawrence le paghe degli operai erano diversificate secondo la componente etnica di appartenenza, per cui agli italiani del Sud erano riservate le paghe più basse e le condizioni di vita peggiori.
Il grande sciopero del 1912 colpì molto l'opinione pubblica americana, diventando l'emblema delle lotte operaie e rappresentò l'inizio di un percorso che portò al riconoscimento di piena dignità e parità agli italiani, fino ad allora considerati servi dei padroni e crumiri.

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