venerdì 7 ottobre 2011

Recensione SHUTTER

Recensione shutter




Regia di Banjong Pisanthanakun con Ananda Everingham, Natthaweeranuch Thongmee, Achita Sikamana, Unnop Chanpaibool, Chachchaya Chalemphol, Samruay Jaratjaroonpong, Abhijati 'Meuk' Jusakul, Binn Kitchacho

Recensione a cura di pompiere (voto: 4,5)

"Shutter" (da oggi ribattezzabile "Sciatter", all'italiana, per sottolinearne la trasandatezza di contenuti) è una storia di fantasmi, proveniente dalla Thailandia. Approcciare il genere horror con un'ennesima vicenda che racconta di spettri non è di per sé facile: lo spettatore ormai smaliziato da un'infinita lista di visioni, più o meno fantastiche, sull'argomento ha consolidato le abilità previsionali, per cui è necessario sorprenderlo, spiazzarlo con qualcosa di nuovo. Il paese di produzione e i registi sembravano promettere bene: da quelle parti c'è una cultura di genere giusta che va dalla capacità di mettere in scena la vendetta così come il terrore, l'eleganza dell'immagine unita alle visioni mostruose.

Eppure... le speranze di assistere a qualcosa di originale e spaventoso vengono disattese quasi subito. Si parte da sequenze di vita comune intervallate da altre fatte di ombre misteriose che lasciano impronte sulle foto. Si prosegue con sogni premonitori (brutta bestia quando ci sarebbe la necessità di non anticipare troppo gli elementi della storia), con analisi mediche approssimative (che neanche il mio dottore personale riuscirebbe a osteggiare), riprese di flash al buio e attività di ricerca sugli spiriti e il loro perseguitare i vivi. L'attitudine sembrerebbe puntare su di una storia leggermente "ostica": prendere le distanze dal gore e dall'azione per avere miglior fortuna con le sottigliezze psicologiche (quello che avremmo desiderato!).

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