mercoledì 12 ottobre 2011

Recensione SUPER

Recensione super




Regia di James Gunn con Rainn Wilson, Liv Tyler, Ellen Page, Kevin Bacon, Gregg Henry, Michael Rooker, Andre Royo, Sean Gunn, Stephen Blackehart, Linda Cardellini, Nathan Fillion, Edrick Browne

Recensione a cura di JackR

Frank (Rainn Wilson), cuoco di una tavola calda, conduce un'esistenza illuminata solo dalla bellissima moglie Sarah (Liv Tyler), ex tossicodipendente che ha trovato con lui un momento di stabilità in una vita turbolenta.
Quando Sarah lo abbandona per Jacques, un fascinoso spacciatore (Kevin Bacon) che la fa tornare nel tunnel nella tossicodipendenza, Frank, incoraggiato da visioni mistiche, decide di porre fine ai torti del crimine nei panni di Saetta Purpurea, vigilante mascherato e armato solo di una pesante chiave inglese.
Ben presto le cose si mettono molto male per Frank, che si ritrova inseguito dalla polizia e dagli uomini di Jacques, tutti perfettamente al corrente di una identità segreta non difficile da indovinare. In aiuto di Frank arriva Libby (Ellen Page), che decide di diventare la Saettina, nella miglior tradizione delle giovani spalle degli eroi dei fumetti.
Insieme a Libby, decisamente meno ispirata eticamente, Frank, stavolta armato fino ai denti, progetta un definitivo, disperato assalto alla tenuta di Jacques, per salvare  Sarah.

Dal trailer, la storia del supereroe maldestro e senza poteri che si fa rubare la scena dalla spalla femminile potrebbe ricordare un po' quella di "Kick-Ass". Niente di più sbagliato. "Kick-Ass" è un "meta cine-comic", ma essenzialmente un film di supereroi, che ben presto lascia il suo apparente realismo per tornare nel mondo dei fumetti, distante da Spider-Man solo un morso di ragno.
"Super" è un'altra storia. "Super" è la tragedia di un uomo senza qualità e senza fortuna, la cui disperata reazione all'abbandono della moglie assume i toni di una farsa mascherata destinata a finire male sin dal primo momento.
E' evidente l'ironia insita nel titolo del film. Frank, di superiore alla media, non ha nulla, anzi.
Se le prime disavventure della Saetta Purpurea ricordano da vicino quelle di "Kick-Ass", e sono decisamente comiche, la storia prende una piega inaspettatamente cupa quando entra in scena Libby, che trascina il mite Frank dall'orlo della crisi di nervi ad alzare definitivamente ed incoscientemente il livello dello scontro con la banda di Jacques.
La complementarietà dei due personaggi e l'evidente tensione erotica che Libby tenta di... allentare e Frank di frustrare regala alcuni dei momenti più leggeri e riusciti del film, prima di un doppio colpo di scena finale decisamente inaspettato, ma in fondo giusto.

[...]

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