lunedì 3 ottobre 2011

Recensione LUTHER

Recensione luther




Regia di Eric Till con Joseph Fiennes, Sir Peter Ustinov, Alfred Molina, Bruno Ganz, Claire Cox, Jonathan Firth

Recensione a cura di foxycleo (voto: 6,5)

Eric Till è un regista britannico, classe 1929, che ha diviso la propria professione tra televisione e cinema. Per la prima ha diretto numerosi film ed episodi di serie come "True Crime" e "Le strade di San Francisco"; per il cinema nel 2003 gira "Luther", un film storico che ha il merito di far conoscere a un ampio pubblico la vicenda di un personaggio storico di monumentale importanza.

Martin Lutero, nato nel 1483 a Eisleben (Turingia), paese dominato da una fede di stampo ancora medievale, nel 1501 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza di Erfurt, quindi improvvisamente nel 1505 decide di farsi monaco. Come si evince anche dal film, prosegue negli studi e nel 1513 assume l'insegnamento teologico a Wittenberg (Sassonia). Egli inizia a predicare due principi che diventeranno fondamentali della propria dottrina (ispirati dalla "Lettera ai Romani" dell'apostolo Paolo): sola scriptura e sola fide: "un semplice laico armato della Bibbia deve essere creduto più del papa o del concilio che ne siano privi".
Lutero (interpretato da Joseph Fiennes) arrivò ad affermare il sacerdozio universale dei laici per negare, in maniera ferma, il ruolo della Chiesa come ente scisso dalla società degli uomini. Martin Lutero si sposerà con un ex-monaca senza smettere di predicare il proprio pensiero, fatto che Till rileva proprio nella parte finale del film.

[...]

Leggi la recensione completa del film LUTHER su filmscoop.it

Nessun commento: