lunedì 3 ottobre 2011

Recensione NIENTE DA DICHIARARE?

Recensione niente da dichiarare?




Regia di Dany Boon con Benoît Poelvoorde, Dany Boon, Julie Bernard, Karin Viard, Bouli Lanners, Olivier Gourmet, Michel Vuillermoz, Christel Pedrinelli, Joachim Ledeganck

Recensione a cura di pompiere (voto: 6,0)

Il primo Gennaio del 1993 furono cancellate le linee di demarcazione dei confini di molti paesi europei, generando il cosiddetto Mercato Comune. L'annuncio, anticipato sette anni prima, previde la chiusura di tutte le dogane, e mise in crisi gli orgogliosi mestieranti di un paesino di confine tra Francia e Belgio: la cittadina di Courquain (in francese), Koorkin (in belga). "Rien à déclarer" esordisce così, socialmente e politicamente in orbita e descrivendo i giorni immediatamente precedenti l'entrata in vigore dei testi legislativi. Esitando su intere attività cessate, locali da vendere e strade deserte.

Una "Terra di Nessuno" che staziona ai confini della realtà, con i doganieri spaesati, tra coloro che continuano imperterriti a far valere le regole daziarie fino alle ultime ore disponibili e altri che improvviserebbero scioperi per bloccare una legge comunque troppo lontana dai loro effettivi poteri. Nel frattempo c'è qualcuno che ha pensato bene di cogliere il momento e tramare col contrabbando di droga alla frontiera. Sulla situazione fa buona sorveglianza il rigido Ruben Vandevoorde (Benoît Poelvoorde), ossessionato oltremodo dai francesi "mangialumache", e il romantico naif Mathias Ducatel (Dany Boon), costretto a una battaglia di oltraggi reciproci con il collega musone.

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