venerdì 10 febbraio 2012

Recensione ALBERT NOBBS

Recensione albert nobbs




Regia di Rodrigo García con Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Jonathan Rhys Meyers, Brendan Gleeson, Janet McTeer, Antonia Campbell-Hughes, Pauline Collins, Maria Doyle Kennedy, Mark Williams, James Greene, Michael McElhatton

Recensione a cura di peucezia

Dopo aver calcato i palcoscenici con lo stesso personaggio sin dal 1982, Glenn Close porta sul grande schermo "Albert Nobbs", tratto da un romanzo dello scrittore irlandese George Moore e sceneggiato dalla stessa Close con la collaborazione di István Szabó.

L'azione si svolge a Dublino, nell'Irlanda vittoriana di fine Ottocento, dove sono particolarmente stridenti le differenze sociali e dove è facile essere licenziati se, scivolando sulla neve, si schizza d'acqua un cliente danaroso e arrogante.
In un albergo elegante, gestito da una duchessa gretta e senza scrupoli, si svolge la vita dell'uomo senza qualità Albert Nobbs: minuto, servile, timido e riservato, ricorda a tratti il maggiordomo interpretato da Anthony Hopkins in "Quel che resta del giorno". La vita di Nobbs apparentemente meschina nasconde un segreto: in realtà l'ossequioso maggiordomo è una donna, sola al mondo, illegittima, costretta a vivere sotto mentite spoglie in cambio di un salario più dignitoso e di una vita solitaria riservata e senza pettegolezzi.

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