giovedì 9 febbraio 2012

Recensione MILLENNIUM - UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

Recensione millennium - uomini che odiano le donne




Regia di David Fincher con Daniel Craig, Stellan Skarsgård, Rooney Mara, Robin Wright, Max von Sydow, Christopher Plummer, Goran Visnjic, Joely Richardson, Julian Sands, Geraldine James, Steven Berkoff

Recensione a cura di Giordano Biagio

Mikael Blomkvist (Daniel Craig) è un giornalista, redattore in una rivista dedita a questioni finanziarie. E' un uomo moralmente tutto di un pezzo, ed ha rilevante influenza nel mondo mediatico giornalistico.
Un giorno perde il processo che lo vede imputato per denigrazione del potente uomo d'affari Wennerström. In attesa di studiare nuove battaglie legali decide di dimettersi momentaneamente dalla rivista "Millennium", di cui è anche direttore, rinunciando del tutto a scrivere.
Improvvisamente a Mikael, divenuto famoso per il suo coraggio nella denuncia del malaffare finanziario, viene proposto di interessarsi a un caso legale passato in archivio, vecchio di circa quarant'anni. Si tratta di indagare privatamente sulla inspiegabile scomparsa di Harriet Vanger, nipote prediletta dell'ottantenne Henrik Vanger (Christopher Plummer), famoso magnate dell'industria svedese che era in attività nei decenni precedenti.
L'investigazione è molto delicata perché potrebbe coinvolgere alcuni dei parenti più stretti del magnate, ridestando odi e conflitti profondi forse assopiti dal tempo.

Lisbeth Salander (Rooney Mara) è una ragazza aggressiva, disadattata, anoressica, nervosa, trasgressiva, esperta nella ricerca di notizie su Internet. La sua passione per l'informatica le ha consentito di sviluppare delle capacità di hacker. All'occorrenza, su richiesta, si occupa di ricerche segrete forzando l'ingresso nelle protezioni più sofisticate dei programmi dei computer, e riuscendo quindi a trovare informazioni normalmente inaccessibili, che riguardano persone o aziende.
Della sua vita passata, tra numerosi e fitti misteri che il film non chiarisce, si sa che la ragazza ha aggredito il padre rendendolo invalido, dopodiché è stata giudicata psicolabile e affidata a un tutore legale che le amministra il suo patrimonio, compreso il conto in banca.
Quando a Lisbeth, per gravi problemi di salute del suo primo tutore, viene assegnato come sostituto l'avvocato Nils Bjurman (Yorick van Vageningen), la ragazza avrà l'amara sorpresa di trovarsi di fronte a un maniaco sessuale, a un pervertito sadico che in cambio dei soldi che la ragazza gli chiede per vivere si prende la libertà di violentarla brutalmente. Lisbeth, seppur disgustata, inizialmente sta al gioco per poi, in un secondo tempo, cercare di agire di sorpresa, passare al contrattacco, provare a rovesciare la situazione e cercare di ricattare Nils con le conoscenze video-informatiche di cui dispone, grazie alle quali ha registrato le scene dell'aggressione sessuale. Ciò le permette di ottenere più soldi e una maggiore libertà di movimento.

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