mercoledì 20 giugno 2012

Recensione 21 JUMP STREET

Recensione 21 jump street




Regia di Phil Lord, Chris Miller con Jonah Hill, Channing Tatum, Brie Larson, Dave Franco, Rob Riggle, Johnny Depp

Recensione a cura di pompiere (voto: 2,0)

A volte esistono film indifendibili. Rigurgiti che progressivamente vengono su dall'esofago dei testi stupidi "made in USA", e che vengono rigettati in pasto ai soloni estivi chiusisi dentro un cinema perché non avevano niente di meglio da fare. Nell'ultima decade la produzione adolescenziale americana ha sempre faticato a interfacciarsi con l'enigmatica e volubile società che ha tentato di descrivere. E visto l'impegno che una tale complessità antropologica richiederebbe, spesso ha scelto la via più corta e irritante del turpiloquio programmatico.

La storia di "21 Jump Street" appartiene a quest'ultimo gruppo, e prende le mosse nel 2005 (per poi ritornarvi con uno dei più classici e avvilenti escamotage): Morton Schmidt (Jonah Hill) cerca di rimorchiare Melodie, vicina di casa, nonché figa stratosferica, per condurla al ballo della scuola, ormai a solo quattro giorni di distanza, e come risposta ottiene un "No" gigantesco. Greg Jenko (Channing Tatum) frequenta lo stesso istituto. È uno che a scuola ci va per spassarsela grazie all'uso della forza, rimedia solo delle grosse "F", e poi viene minacciato (ma le è consentito?) dalla preside in persona di non poter andare al ballo. Entrambi i "rifiutati" si ritrovano seduti sulle panchine di fronte all'ingresso, si scambiano un'occhiata, e scatta la scintilla. Quella che mette d'accordo l'istinto e i bisogni dei nerd uniti da un legame covalente debole.

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