Recensione il matrimonio che vorrei
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Recensione a cura di atticus (voto: 7,0)
Nella non foltissima schiera di film che si sono occupati di sesso e sentimenti in età matura (tra i più recenti, "Tutto può succedere" di Nancy Meyers e "Una soluzione razionale" di Jörgen Bergmark), solo in rarissimi casi si è arrivati a porre al centro del discorso l'insormontabile distanza di coppia, specie nell'intimità, dopo decadi di sonnolenta e abitudinaria vita matrimoniale. Lo fa, invece, questo film di David Frankel che, per l'occasione, ritrova Meryl Streep a 6 anni dall'indimenticabile, malefica Miranda Priestly de "Il diavolo veste Prada".
Kay (Streep) e Arnold (Tommy Lee Jones) sono sposati da più di trent'anni e, all'apparenza, nulla sembra scalfire la metodica quotidiana di un'unione solidissima.
Invero, lui al talamo preferisce il golf in tv e lei mal sopporta la sconfitta degli amorosi sensi, tanto da ricorrere a uno specialista sessuologo (Steve Carell) nel Maine. Il marito, burbero e tirchio, cede con fatica alla terapia; la moglie, curiosa e piena di speranze, si applica di buon grado: scoccherà nuovamente la scintilla della passione?
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