Recensione la grande bellezza
Recensione a cura di Paolo Ferretti De Luca aka ferro84 (voto: 9,0)
Quanta bellezza luccica scintillante sotto il sole dell'estate romana, fontane spumeggianti sgorgano inquiete da feroci bocche e da vasi traboccanti, riversandosi in vasche turchesi di una fontana del Gianicolo. Lì, ai piedi di questo angolo di arte e paradiso, si elevano in centinaia le cupole di una Roma che si estende nella sua struggente bellezza, talmente bella, da poterne morire.
Eppure, quando cala la sera, il volto oscuro della città eterna si manifesta non nel degrado conosciuto di una grande metropoli, almeno non solo, ma nel degrado umano di quella vita cosiddetta mondana che si dà appuntamento alla festa più "in" di turno.
Carampane rattrappite vestite da vecchie battone d'alto bordo, tenute su a forza di botox e silicone, ballano sfrenate tra aitanti giovanotti arrivisti, ragazze cocainomani pronte a tutto e artistucoli da avanspettacolo in cerca dell'occasione della vita... e poi c'è lui Jep Gambardella.
Gambardella, anima della festa, il grande Gatsby delle estati romane, presenzialista d'eccezione che vive di quell'umanità e si nutre della mediocrità latente dell'italiano medio arricchito.
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