Recensione le streghe di salem
Recensione a cura di atticus (voto: 2,0)
Difficile riuscire a pronunciarsi su un film così nauseante e disturbante. Probabile che l'intento di Rob Zombie fosse proprio questo, dopo la ludica macelleria a suon di rock de "La casa dei 1000 corpi" e del dittico di "Halloween". Non è detto che a tutto debba esserci un limite, ma la soglia della sopportazione, morale, visiva e del buon senso, viene abbondantemente superata in questo "Le streghe di Salem", totalizzante punto d'arrivo artistico per il suo regista, pullulante spazzatura per chi scrive.
Nel 1692, a Salem, sette donne vengono bruciate vive perché accusate di essere streghe e di invocare il demonio; prima di morire, una di loro (Meg Foster) giura vendetta alla città e al giudice che le ha condannate. Oggi, la deejay radiofonica Heidi (Sheri Moon), riceve un misterioso pacco in legno, contenente un disco in vinile su cui sono incise alcune ipnotiche sonorità tribali che le faranno perdere il controllo con la realtà. Il rituale si sta compiendo, le streghe stanno tornando e Heidi viene fecondata da Satana.
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