venerdì 13 ottobre 2006

Recensione THE NAKED CITY

Recensione the naked city




Regia di Jules Dassin con Barry Fitzgerald, Howard Duff, Dorothy Hart, Don Taylor

Recensione a cura di kowalsky (voto: 9,0)

"The Naked City" non è solo il titolo di uno dei più grandi manifesti hardcore della musica sperimentale contemporanea fagocitati nell'inquietante progetto di un musicista affascinante come John Zorn, ma è anche il titolo di un vero e proprio classico del noir cinematografico americano.
Un film che ha fatto giustamente storia, come dimostra la celebre serie di telefilm che ne ha preso il nome, dove Howard Duff (che nel film ha un ruolo non certo da "cittadino rispettoso della legge") rivestiva i panni di un poliziotto.

«Questo non è un film come gli altri» avverte la voce fuori campo, e non si fatica a crederlo.
Innanzitutto, è uno degli omaggi più disincantati e poetici alla città di New York (ribattezzata appunto "Naked City"), alla gente che vi vive e lavora, ad ogni ora del giorno e/o della notte, a coloro che si guadagnano il pane dopo il crepuscolo ("anche una nave può sentirsi stanca o solo un uomo chiede riposo al sonno?"), o che di notte pensano a divertirsi: la mdp inquadra un giovane (Howard Duff per l'appunto) che sarà il principale indiziato del delitto di una bellissima mannequin soffocata e successivamente annegata nella vasca di casa.

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