Recensione sentieri selvaggi
Recensione a cura di Gardner (voto: 10,0)
"Sentieri selvaggi" è una storia solo apparentemente semplice, tratta dal romanzo di Alan Le May e sceneggiata da Frank S. Nugent.
Alla fine della guerra civile, in compagnia di un giovane mezzosangue, Ethan Edwards si mette alla ricerca di una nipotina, rapita da una tribù di Comanci.
Sullo sfondo della Monument Valley si snoda uno dei western più densi e misteriosi di J. Ford a livello figurativo, ed uno dei più complessi su quello narrativo, nella sua mescolanza di elementi tragici inframezzati da momenti di taglio umoristico.
John Wayne è qui alle prese con il più ambiguo dei personaggi fordiani, una figura di loner tormentato che rivela come anche l'universo del regista, in apparenza così trasparente, abbia i suoi segreti e i suoi abissi insondabili. Ethan Edwards va alla ricerca di se stesso più che della nipotina Debbie, come per trovare una tranquillità interiore e purgarsi del selvaggio odio razziale da cui sembra ossessionato.
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