Recensione charlot
Recensione a cura di Debora P.
Il personaggio Charlot, insieme ai suoi stracci da vagabondo, alla sua bombetta striminzita ed ai suoi buffi baffetti è entrato a far parte dell'iconografia cinematografica. E' stato il protagonista di tante comiche che ci hanno fatto sorridere e commuovere allo stesso tempo. Ma dietro questa maschera espressiva, questo travestimento fatto di gesti, chi si cela?
Il regista Richard Attenborough dipinge sulla sua tela un uomo che inizia dal nulla per poi diventare una star di Hollywood: Charlie Chaplin, interpretato da un brillante Robert Downey Junior. Passo dopo passo viene ripercorsa la sua esistenza come "straordinario" uomo di spettacolo ed anche come "errante" essere umano. Infatti, grazie all'autobiografia di Chaplin pubblicata nel 1965, viene fuori un film che rispecchia in modo piuttosto veritiero ciò che Chaplin fu, gli errori che fece e le sue più profonde sensazioni riguardanti la sua vita artistica e privata. Il lungometraggio poggia la propria base su un'intima intervista a un Chaplin ormai ultra ottantenne nella sua casa svizzera. L'intervistatore, interpretato da Anthony Hopkins, fresco di premio Oscar nel '91 con "Il silenzio degli innocenti", chiede al suo intervistato di percorrere un viaggio attraverso i propri ricordi per aiutarlo a scriverne la sua biografia e, con grande sorpresa, Chaplin riesce a descrivere anche il dettaglio più remoto.
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