Recensione i due orfanelli
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Recensione a cura di peucezia (voto: 7,5)
Film del 1947 e primo grande successo cinematografico di Totò (fatta eccezione per "San Giovanni decollato" del 1940, tutte le precedenti prestazioni cinematografiche dell'attore partenopeo non ebbero una grande eco, tanto da far pensare a De Curtis di abbandonare il cinema per dedicarsi esclusivamente al teatro), "I due orfanelli" appartiene al filone delle parodie di pellicole celebri: si ispira infatti a "Le due orfanelle", vecchia pellicola del cinema muto. Riciclati anche scenografie e costumi (dal film "Le fiacre n. 13", un kolossal dell'epoca).
Come avverrà spesso per le successive storie interpretate da Totò, la trama è solo un pretesto per permettere al comico di scatenarsi e di uscire dal copione.
Ne "I due orfanelli", Totò e la sua spalla (qui il piemontese Carlo Campanini, ben contrapposto al comico napoletano per contrasto fisico - il grasso e il magro alla Stanlio e Ollio - e regionalistico - il meridionale ed il settentrionale) sono due giovani di famiglia oscura che vivono nella Parigi del 1870 e vanno incontro a mille paradossali avventure dopo aver scoperto le nobili origini di Totò.
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