lunedì 5 maggio 2008

Recensione IRON MAN

Recensione iron man




Regia di Jon Favreau con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Terrence Howard, Jeff Bridges, Samuel L. Jackson, Leslie Bibb, Hilary Swank, Bill Smitrovich, Shaun Toub

Recensione a cura di matteoscarface (voto: 6,0)

Con all'attivo un bestiario di oltre 5.000 personaggi, la Marvel si può considerare una delle più importanti "Case del Fumetto" del mondo, e il padre Stan Lee una figura fondamentale nella storia dei comics americani.
Sotto il tetto di questa strana casa, in cui gli albi sono i muri e le vignette i mattoni, hanno trovato riparo vere e proprie leggende, come Il Re Jack Kirby, e personaggi del calibro di Spiderman, i Fantastici Quattro, gli X-Men, Capitan America e molti altri.
Tra questi fa capolino il nostro uomo di ferro, Tony Stark, meglio conosciuto con il nome di battaglia di Iron Man.

La Marvel non è solo un laboratorio del fumetto in generale ma anche e soprattutto la più grande fucina di supereroi di carta; certamente non tutti meritano un'attenzione scrupolosa, ma anche tra i meno conosciuti (perlomeno al pubblico italiano) spicca per le sue qualità il miliardario donnaiolo e fabbricante di armi Stark che da solo, grazie al potere della sua intelligenza, si forgia la rossa armatura supertecnologica da mettere al servizio di una giusta causa.
Sappiamo bene che a Hollywood abitano i migliori "annusatori" di successi del cinema mainstream, ed infatti anche questa volta, puntando il loro naso yankee fuori da una finestra degli Studios ed aguzzando l'olfatto, hanno scovato il potente eroe, che rappresenta l'America molto più dell'altro superuomo per eccellenza: Capitan America, un patriota un po' pacchiano e un po' giullare, certamente figlio di un'altra epoca.
Ora il simbolo a stelle e strisce si chiama Iron Man, anche se il fumetto è nato sulle pagine dei "Tales of suspense" nel lontano 1963. Nessun problema, il mito è stato riadattato alla situazione odierna e per quanto possa sembrare strano riflette gli Stati Uniti molto più di quanto non lo abbia fatto nei favolosi anni '60, quando, per stessa ammissione di Stan Lee, un personaggio che creava macchine da guerra e possedeva i fantastiliardi era un rischio, perché il giovane pubblico di allora era orientato verso altri interessi.
Un mercante di armi, ricchissimo ed amato da tutti, è il nuovo modello americano: la sua posizione è ammirata e ambita. Così l'Iron Man cinematografico, diretto da Jon Favreau, regista di Elf e Zathura, e interpretato dal sempre eccellente Robert Downey Junior torna nel 2008 ad occuparsi di Afghanistan, ma visti i risultati avrebbe fatto meglio a restarsene a casa sua in California.

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