Recensione juno
Recensione a cura di peucezia (voto: 7,5)
Trionfatore al Festival del Cinema di Roma e preceduto da una campagna che col vero senso del film ha ben poco a vedere, "Juno" resta comunque un discorso a se stante ben lontano dal genere "mamma è bello" che ultimamente spopola negli Stati Uniti, ed anzi non manca una velata ironia nei confronti del movimento pro-life, rappresentato nella storia da una ragazzina goffa e un po' sciocca di etnìa nipponica.
Nome allegorico quello della protagonista: regina delle dee, moglie di Giove, prima tra tutte ma spesso tradita ed ingiuriata, carattere forte: la Juno del film un po' assomiglia alla divinità mitologica da cui prende il nome: anticonformista, amante della musica alternativa, lingua affilata, la giovane adolescente si trova da subito a combattere con gli altri, a cominciare dal venditore di test di gravidanza, ironico e disinteressato.
Eppure che questa gravidanza a sedici anni non deve e non può essere un dramma si vede dall'inizio: titoli di testa con un'allegra canzone country e tanto colore, Juno come un cartone animato si scola litri di succo per il suo test della verità.
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