mercoledì 29 luglio 2009

Recensione MARIA ANTONIETTA

Recensione maria antonietta




Regia di Sofia Coppola con Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Rip Torn, Judy Davis, Asia Argento, Marianne Faithfull, Aurore Clément

Recensione a cura di ele*noir (voto: 7,5)

L'ultima regina di Francia è forse la figura femminile storica più contestata, nonché uno dei personaggi storici più conosciuti dell'Era Moderna. Il regno di suo marito Luigi XVI (1774-1792), determinò lo scatenarsi della Rivoluzione Francese (1789) che pose fine definitivamente all'Ancièn Regime. Determinante però fu l'opinione pubblica sulla regina: Maria Antonietta divenne il capro espiatorio di una situazione economico-sociale che era stagnante e tremendamente deficitaria già prima che l'arciduchessa d'Austria venisse data in sposa al delfino di Francia. Il contrasto tra la tragica condizione della popolazione francese e l'opulenza spudorata della corte di Versailles fece capitolare la situazione cosicché Luigi e Maria Antonietta subirono la pena di morte con la ghigliottina per alto tradimento. La figura della regina da sempre accompagnata da pettegolezzi, vere e false notizie, è stata più volte rimaneggiata, arrivando a dividere le opinioni degli storici. Agli inizi dell'800 ci fu una grande opera di riabilitazione della reputazione dei due reali, arrivando a riconoscere in Maria Antonietta una "regina martire". Ancora oggi comunque i pareri sono discordanti. Certo è che è impossibile stabilire fino a che punto arrivasse la consapevolezza e la responsabilità della donna nelle decisioni politiche di quegli anni. E' altrettanto sicuro che il maschilismo e l'atteggiamento anti-austriaco dei francesi (fino a poco prima dell'alleanza nemici storici della vicina Austria) non abbiano giovato alla nomea della regina, la quale, nonostante fosse fautrice del depauperamento delle casse del Tesoro di Francia, forse era solo una creatura depressa a cui non fu mai concesso di diventare donna.

Sofia Coppola decide di occuparsi della biografia di questa controversa figura ma non intende confezionare un film storico, non ha in mente un quadro politico sulle cause scatenanti la Rivoluzione Francese. In linea con i due precedenti film che trattano di solitudini ed estraniamenti dalla realtà di giovani donne (Il Giardino delle Vergini Suicide e Lost in Translation), Coppola sembra terminare una trilogia, ma ponendo le sue attenzioni sul passato. Basandosi sulla biografia di Antonia Fraser Marie Antoinette: The Journey, la regista vuole realizzare un ritratto della personalità di Maria Antonietta che lei inquadra come «simbolo della decadenza e della frivolezza». Non vengano perciò sprecati commenti sulle imprecisioni storiche e sulle poco canoniche combinazioni che la Coppola addotta nel suo film, perché non ha pretese di veridicità assoluta ma solo l'intento di essere un inedito specchio della più chiacchierata e odiata regina di Francia.

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lunedì 27 luglio 2009

Recensione LOOK BOTH WAYS - AMORI E DISASTRI

Recensione look both ways - amori e disastri




Regia di Sarah Watt con Justine Clarke, William McInnes, Anthony Hayes, Lisa Flanagan, Andrew S. Gilbert, Daniella Farinacci, Maggie Dence, Edwin Hodgeman, Sacha Horler, Andreas Sobik

Recensione a cura di JackR

Un altro (sotto)titolo imperdonabile e quantomai inappropriato, Amori e Disastri, nasconde Look Both Ways, opera prima cinematografica dell'australiana Sarah Watt che dopo quattro anni e molti premi raccolti nei festival di mezzo mondo, arriva in Italia grazie a Fandango.

Adelaide, Australia: nel caldo torrido estivo, l'accidentale morte di un ragazzo sotto un treno merci è l'evento casuale che lega improvvisamente diverse vite. La ragazza della vittima, il macchinista del treno, il giornalista, il fotografo, il caporedattore e la testimone del fatto sono coinvolti a diversi livelli in questa tragedia: mentre i primi due devono venire a patti con quanto successo, elaborando rispettivamente il lutto ed il senso di colpa (fino al loro breve incontro nel finale non li sentiamo mai parlare), la storia segue principalmente le vite degli altri quattro personaggi.

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Recensione ALLA RICERCA DI NEMO

Recensione alla ricerca di nemo




Regia di Andrew Stanton con voci: Albert Brooks, Willem Dafoe, Ellen DeGeneres, Geoffrey Rush, Eric Bana

Recensione a cura di Luke07 (voto: 7,5)

Quindici anni dopo averci regalato le avventure di una Sirenetta, la Walt Disney Pictures, in collaborazione con gli studi Pixar, ci riporta nelle profondità marine con una storia che parla di famiglia, di amicizia e del significato che le perdite delle persone che amiamo assumono nella nostra vita.

A dispetto di quanto uno potrebbe pensare, il protagonista della pellicola non è il Nemo del titolo, bensì il padre di questo, Marlin, un pesce pagliaccio che ha perso la sua compagna e tutto il resto della covata, eccetto il piccolo Nemo, appunto. Questo lo ha quindi reso estremamente iperprotettivo verso l'unico membro sopravissuto alla tragedia. Questo, si sa, non fa che aumentare il desiderio di fuga e indipendenza dei figli, così è anche per Nemo che, per ripicca verso il padre, si spinge oltre il limite consentito e finisce preda di un sub. Marlin si lancia allora nella utopica impresa di ritrovare il proprio figlio nelle sconfinate distese acquatiche: unico indizio, una maschera persa dal sub con sopra un indirizzo: "P. Sherman, 42 Wallaby Way Sydney". Nel corso della sua ricerca, Marlin incontra Dory, una pesciolina che soffre di perdita di memoria a breve termine. Insieme attraverseranno l'oceano, nella più grande avventura della loro vita e, tra squali vegetariani, pesci argentati, meduse velenose e tartarughe surfiste, riusciranno a ritrovare il piccolo Nemo e far finalmente ritorno a casa.

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mercoledì 22 luglio 2009

Recensione HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE

Recensione harry potter e il principe mezzosangue




Regia di David Yates con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Bonnie Wright, Jessie Cave, Julie Walters, Tom Felton, Jim Broadbent, Warwick Davis, Michael Gambon, Evanna Lynch, Maggie Smith, Fiona Shaw, Timothy Spall, David Thewlis

Recensione a cura di ele*noir (voto: 6,5)

Per Harry Potter arriva il sesto anno nella scuola di magia di Hogwarts. Dopo aver affrontato Voldemort al Ministero della Magia, adesso nessuno dubita più delle sue affermazioni e, in conseguenza di una profezia, viene ormai considerato "Il Prescelto", colui che, forse, sarà in grado di uccidere il mago più oscuro di tutti i tempi. Albus Silente guiderà il giovane mago alla scoperta di preziosi ricordi legati al passato di Lord Voldermort, permettendogli di capire come sia arrivato a diventare ciò che ora è. Nel frattempo Harry dovrà scoprire cosa nasconde Draco Malfoy, sempre più ombroso e defilato nella vita di Hogwarts, e indagare sul suo rapporto con il professor Piton, stranamente troppo interessato a proteggere il ragazzo: il sospetto è che dietro ci sia sempre Voldemort.

C'è voluta molta pazienza da parte del pubblico per l'uscita per il sesto capitolo cinematografico dell'ormai leggendaria saga di Harry Potter. La Warner ha agito a scopo puramente e spudoratamente commerciale, facendo slittare l'uscita del film da Novembre 2008 a Luglio 2009, con la semplice giustificazione di incrementare gli incassi estivi, visto il successo mondiale de Il Cavaliere Oscuro l'estate appena passata. C'è anche da ritenere che, nonostante le basse aspettative, il più modesto e ancora per poco sconosciuto Twilight sarebbe uscito negli stessi giorni, e l'ingresso trionfale del fantasy avrebbe dovuto dividere un po' il pubblico. Quindi, puntando sul fattore attesa e su un pubblico sicuro di fan, della saga cartacea (spesso sdegnosa e spaventata per la resa ma comunque presente) quanto dei più immediati e ignari ammiratori della pellicola, non è stato poi così tragico rimandare l'evento di sei mesi.

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Recensione IL CUSTODE

Recensione il custode




Regia di Tobe Hooper con Dan Byrd, Stephanie Patton, Tarah Paige, Price Carson, Greg Travis, Alexandra Adi

Recensione a cura di pompiere (voto: 2,0)

Se siete in cerca di una serata trash e volete condividere grasse risate con gli amici, questo è il film che fa per voi.

I traslochi sono sempre faticosi, a volte perigliosi. Anche quello della madre Leslie con i due figli, un maschio in età adolescenziale (Jonathan) e una femmina più piccola (Jamie), presso una catapecchia fatiscente e prossima al crollo, oltretutto con vista e confini sul cimitero! A chi non verrebbe la voglia di dare una svolta alla propria vita andandoci ad abitare? Impianto elettrico perfettamente funzionante a lume di candela e impianto idraulico assicurato da una pozza d'acqua che circonda la casa, non appena piove un po' di più... La famiglia Doyle sa fiutare un affare!

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martedì 21 luglio 2009

Recensione BABYLON A.D.

Recensione babylon a.d.




Regia di Mathieu Kassovitz con Vin Diesel, Melanie Thierry, Lambert Wilson, Michelle Yeoh, Mark Strong, Jérôme Le Banner, Charlotte Rampling, Gérard Depardieu

Recensione a cura di ele*noir (voto: 4,0)

Babylon Babies è un romanzo di Maurice Dantec, classificato come un thriller futuristico. La storia avvincente, ambientata in un futuro non troppo distante, si candida spontaneamente ad essere bersaglio di corteggiamenti cinematografici. Invalidato più volte sotto il giudizio di inadattabile, ha tenuto per un po' testa alle "grinfie" di produttori e registi, finché l'impavido Mathieu Kassovitz non rompe la tregua e decide di raccogliere la sfida, cimentandosi nella trasposizione cinematografica.

L'inadattabilità dello scritto pare risolversi nei progetti di Kassovitz con semplicità sbrigativa. Egli stesso dichiara infatti: Ogni persona che legge un libro lo legge in modo diverso. Leggiamo le stesse parole, ma il nostro cervello funziona in maniera diversa. Quando guardiamo un film, invece, vediamo tutti le stesse cose. Il mio compito era quello di imporre la mia visone del libro, e la sfida era riuscire a condensare 600 pagine in 90 minuti di film. Partiamo da questo presupposto e procediamo con ordine.

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lunedì 20 luglio 2009

Recensione L'AMORE NON VA IN VACANZA

Recensione l'amore non va in vacanza




Regia di Nancy Meyers con Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach, Rufus Sewell, Edward Burns, Lydia Blanco, John Krasinski

Recensione a cura di Luke07 (voto: 7,5)

Iris (Kate Winslet) e Amanda (Cameron Diaz) sono due donne totalmente agli antipodi, caratterialmente e geograficamente: giornalista britannica di cronaca rosa, timida e insicura la prima; decisamente più "appariscente", sotto tutti i punti di vista, la seconda, donna americana in carriera, che di mestiere -ma è un mestiere?- fa la montatrice di trailer. Ma queste due donne una cosa in comune la possiedono: si ritrovano infatti entrambe a dover affrontare una delusione sentimentale proprio sotto le festività natalizie, per antonomasia il periodo più allegro dell'anno.
Desiderose di evadere dal loro grigiore quotidiano senza apparente via d'uscita, si ritrovano per caso a scambiarsi casa e vita: così Iris finisce nella soleggiata Los Angeles, patria del cinema, mentre Amanda si ritrova nella più umile, ma graziosa e fiabesca campagna inglese.

Trattandosi di una commedia romantica, gli elementi sono sempre gli stessi, e la regista Nancy Meyers (Tutto può succedere, What Women Want) non aggiunge niente di particolarmente nuovo al genere, quindi dopo la prima mezz'ora di film sappiamo già come andranno a finire le cose: la bella con il bello; la simpatica con il simpatico. Quindi un film mediocre? Assolutamente no. È vero, non si tratta certo di un capolavoro stile A qualcuno piace caldo, tanto per citarne uno relativo al genere, ma chi se ne importa? Del resto anche uno dei protagonisti, lo sceneggiatore in pensione Arthur Abbot, cui l'ex "pistolero" Eli Wallach presta il volto e gli acciacchi dell'età, in più parti del film non manca di sottolineare come il cinema della vecchia Hollywood sia ormai un lontano ricordo.
Non è un caso, infatti, che la sua figura risulti essere quella più interessante nel corso della narrazione, così come appare decisamente più intrigante la storia che vede per protagonisti la Winslet e Jack Black, assolutamente più veri, più umani, più "terrestri", rispetto alla controparte formata dalla Diaz e il bel Jude Law.

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venerdì 17 luglio 2009

Recensione CLEANER

Recensione cleaner




Regia di Renny Harlin con Samuel L. Jackson, Ed Harris, Eva Mendes, Luis Guzmán, Christa Campbell, Keke Palmer

Recensione a cura di ele*noir (voto: 5,5)

Tom Cutler è un ex poliziotto con una ben avviata impresa di pulizie, diversa dalle altre perché si occupa di ripulire scene del crimine. Dopo aver svolto l'ultimo lavoro, si accorge di alcuni particolari che sembrano riportare ad un uomo scomparso, testimone chiave di un'inchiesta sulla corruzione della polizia. Capendo di essere stato incastrato come complice per aver occultato la scena dell'omicidio, Cutler tenta di scoprire da solo la verità, cercando di rivelare il meno possibile a chi gli sta intorno.

"Cleaner" si presenta da principio come un insolito thriller. Questa particolare figura del meticoloso "ripulitore" di sangue appare un intrigante spunto da cui trarre una storia non scontata. Un uomo con ruolo perfettamente dentro all'ambiente delle scene degli omicidi così da imbastirci sopra un giallo, ma comunque da una prospettiva del tutto singolare. Cutler stesso, interpretato da Samuel L. Jackson, spiega in cosa consiste il suo lavoro con una buona dose di particolari miscelati a scene esplicative interessanti. Un inizio coi fiocchi fa ben sperare un altrettanto discreto prosieguo. Si potrebbe già dire ci sono le carte in regola per un bel thriller. Si potrebbe, ma in realtà non si può.

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giovedì 16 luglio 2009

Recensione TRANSFORMERS: LA VENDETTA DEL CADUTO

Recensione transformers: la vendetta del caduto




Regia di Michael Bay con Shia LaBeouf, Megan Fox, Jon Voight, John Turturro, Rainn Wilson, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, Isabel Lucas, Matthew Marsden

Recensione a cura di Luke07 (voto: 6,0)

Due anni dopo la battaglia epocale per il dominio dell'Allspark, che vide gli Autobot prevalere sui Decepticon, molte cose sono cambiate: Sam è in procinto di partire per il college, desideroso di una vita normale; Sector 7 non esiste più; l'agente Simmons è stato rimosso dall'incarico e gli Autobot collaborano con il governo degli Stati Uniti per estirpare gli ultimi Decepticon rimasti sulla Terra.
Peccato, però, che il loro aiuto non sia di gradimento al nuovo consulente della sicurezza nazionale che, anzi, li vede come causa scatenante la guerra civile in corso sul pianeta, tanto da proporne il ritorno sul loro pianeta.
Il tutto mentre i Decepticon, orfani del loro leader Megatron, si stanno riorganizzando sotto la guida di The Fallen, il caduto del titolo, ansioso di rivincita nei confronti della Terra.

Nel 2007 Michael Bay, specializzato in pellicole spettacolari e pirotecniche, sbalordì tutti portando sul grande schermo i robot creati dalla Hasbro: effetti speciali di altissima qualità, tanta azione e un audio ad alto potenziale. Ecco, se ricordate tutto questo, preparatevi a qualcosa di ancora più estremo, perché "La vendetta del caduto" è, come da Bay promesso, bigger, longer e louder.
Pronti, partenza, via e già ci troviamo in una Shangai letteralmente devastata e sventrata, nella prima scena d'azione che coinvolge i veri e indiscussi protagonisti della pellicola, i Transformers, appunto.

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Recensione DEATH BELL

Recensione death bell




Regia di Chang Yoon Hong-seung con Lee Beom-soo, Yoon Jeong-hee, Nam Gyu Ri, Kim Beom, Son Yeo Eun

Recensione a cura di Anna Maria Pelella

Nel periodo dei test di fine anno, in una prestigiosa scuola privata i ragazzi cominciano a sentire il peso della tensione accumulata. Quando uno di loro subirà un crollo, gli altri scopriranno che un misterioso individuo si è introdotto nella scuola e ha rapito uno dei ragazzi. I professori tentano di decodificare i messaggi del rapitore, ma i ragazzi cominciano a morire, finchè un gruppo di allievi non riesce a decifrare uno dei codici usati dal rapitore...

Il fantasma dell'inadempienza scolastica è una peculiarità circoscritta al solo cinema asiatico. Molte pellicole, alcune anche piuttosto belle, si sono occupate di quello che capita a chi non riesce a stare al passo nel difficile campo del rendimento a scuola.
Parafrasi e segno di una società competitiva che segue il modello americano, considerato vincente e all'avanguardia in materia di competizione, la scuola in questi film è quasi sempre un incubo di quelli da cui ci si sveglia urlando. E la riuscita coniugazione di sentimenti di inadeguatezza e immaturità emotiva, crea a volte un background ansiogeno piuttosto convincente. Almeno finora.
Ma in questo ulteriore tentativo di estendere le influenze di provenienza americana, copiando le riuscite suggestioni di un qualsiasi torture porn, il risultato finisce per perdere sia in materia di carattere che di incisività in un solo colpo.

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mercoledì 15 luglio 2009

Recensione ADVENTURELAND

Recensione adventureland




Regia di Greg Mottola con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Ryan Reynolds, Martin Starr, Bill Hader, Kristen Wiig, Margarita Levieva, Wendie Malick, Josh Pais

Recensione a cura di pompiere (voto: 7,5)

Jesse Eisenberg è uno a cui piace guardare al passato, benchè solo venticinquenne. Come già accadutogli in occasione de "Il calamaro e la balena" (che si svolgeva nel 1986 nel quartiere di Park Slope, a Brooklyn) anche con "Adventureland" l'orologio del tempo torna indietro al 1987. Qui James (ruolo affidato proprio al sempre più interessante e incisivo Eisenberg), durante la festa scolastica di fine semestre, viene abbandonato da una "squinzia" con la quale stava insieme da ben undici giorni, scopre che il padre ha avuto un ridimensionamento economico e non può più permettersi di sborsare ulteriori soldini che sarebbero serviti a pagare un viaggio come premio del diploma ottenuto.
Serve denaro per le prospettive universitarie del ragazzo, così romantico e pure bravo sui banchi di scuola: si trova più a suo agio con l'arte rinascimentale che non con i lavori manuali. Suo malgrado diventerà, per una stagione, l'addetto ai giochi nel parco dei divertimenti estivi di Adventureland, a Pittsburgh. Un lavoro regalato al primo pigro e patetico baccalà che si offre volontario. Anche se, come scoprirà James, sarà decisivo per forgiare il suo carattere.

Finalmente un film che parla di crisi economica (anche se non è quella attuale) e lo fa all'interno di una commedia avvalendosi di uno spirito divertito e leggero. Sottotraccia arrivano delle battute al vetriolo sullo sfruttamento del lavoro minorile e le precarie condizioni impiegatizie anche in luoghi che dovrebbero essere all'apparenza "fighi" o quantomeno divertenti. Ironia della sorte vuole che il film non si svolga ai nostri giorni perché sarebbe stato uno spunto al quale aggrapparsi per poter allargare l'indagine narrativa.

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Recensione IL GUSTO DELL'ANGURIA

Recensione il gusto dell'anguria




Regia di Tsai Ming Liang con Kang-sheng Lee, Shiang-chyi Chen, Yi-Ching Lu, Kuei-Mei Yang

Recensione a cura di A. Cavisi (voto: 8,0)

In una fredda e quasi deserta Taiwan, contrassegnata da una sempre crescente siccità che costringe i suoi abitanti a far ricorso alle angurie per abbeverarsi, si rincontrano l'attore di film porno Hisiao- Kang e l'hostess di un museo Shiang-Chyi.
Hisiao-Kang, in passato orologiaio, ora è un attore porno affermato e sta girando alcuni film proprio al piano di sopra dell'appartamento di Shiang-Chyi da lui conosciuta in passato. I due si sono, forse, sempre inseguiti e cercati e magari questo casuale incontro sarà l'occasione buona per far si che l'amore finalmente sbocci. La ragazza lavora come hostess in un museo ed è ignara della professione della sua vecchia conoscenza. I due cominciano a frequentarsi, senza quasi mai parlarsi, lasciando spazio ai gesti, agli sguardi, ai movimenti sfuggevoli.

L'acqua scarseggia e in tv viene sempre più consigliato di dissetarsi con il succo d'anguria che tra l'altro, data la siccità, costa meno dell'acqua. Ed è così che le angurie diventano "oggetti" di uso comune nelle vite dei protagonisti, tanto da venire addirittura usate come oggetti erotici nei film porno (la scena nella quale il protagonista masturba l'attrice del film nel quale sta recitando tramite un'anguria è di una sottigliezza incredibile, dato che nasconde dei significati che vanno al di là dell'utilizzo del frutto in quanto divenuto di uso comune, ma che stanno a comunicare l'inaridimento di ben altro e cioè delle passioni, che possono essere sessuali o meno, e della loro materialità). L'attore ovvia alla mancanza d'acqua andando a farsi dei bagni nelle cisterne del condominio presso il quale sta lavorando, mentre Shiang-Chyi cerca di sgraffignare quanta più acqua possibile dai bagni pubblici per farne una scorta gelosamente conservata nel bagno di casa sua.Dopo l'incontro dei due personaggi le cose non sembrano cambiare di molto. La città è sempre più silenziosa e quasi deserta, e niente sembra annunciare un miglioramento delle condizioni di Taiwan, ma soprattutto dei due incredibilmente soli protagonisti.
Uno spiraglio si apre solo quando si incontrano nel reparto porno di una videoteca, ma il ragazzo non riesce a lasciarsi andare completamente, abbandonando la sua "compagna" nel pieno della passione. Quando questa, a causa di un incidente accorso ad un'attrice porno che trova riversa in ascensore, scopre il vero mestiere del suo amico, all'inizio ne rimane sconvolta ma poi sempre più eccitata fino a giungere ad una vera e propria esplosione (anche se repressa) della passione fino allora taciuta e nascosta.

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martedì 14 luglio 2009

Recensione CRANK 2

Recensione crank 2




Regia di Mark Neveldine, Brian Taylor con Jason Statham, Amy Smart, Dwight Yoakam, Bai Ling, Efren Ramirez, Clifton Collins Jr., Corey Haim, Glenn Howerton, Holly Weber, Joseph Julian Soria, Joseph D. Reitman, Reno Wilson, Billy Unger

Recensione a cura di maxpayne230 (voto: 7,5)

La seguente recensione contiene elementi di spoiler; se ne consiglia la lettura solo dopo la visione del film.

Lo sfortunato killer a pagamento Chev Chelios sopravvive miracolosamente a una caduta da un elicottero grazie al suo potente cuore, ma non appena tocca il suolo viene rapito da una triade giapponese, che sostituisce il suo cuore con uno artificiale funzionabile solo con regolari scosse elettriche. Chev si metterà quindi alla ricerca del proprio cuore, ormai in funzione nel petto di un vecchio boss cinese centenario, ed alla ricerca della sua fidanzata Eve.

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