giovedì 16 luglio 2009

Recensione DEATH BELL

Recensione death bell




Regia di Chang Yoon Hong-seung con Lee Beom-soo, Yoon Jeong-hee, Nam Gyu Ri, Kim Beom, Son Yeo Eun

Recensione a cura di Anna Maria Pelella

Nel periodo dei test di fine anno, in una prestigiosa scuola privata i ragazzi cominciano a sentire il peso della tensione accumulata. Quando uno di loro subirà un crollo, gli altri scopriranno che un misterioso individuo si è introdotto nella scuola e ha rapito uno dei ragazzi. I professori tentano di decodificare i messaggi del rapitore, ma i ragazzi cominciano a morire, finchè un gruppo di allievi non riesce a decifrare uno dei codici usati dal rapitore...

Il fantasma dell'inadempienza scolastica è una peculiarità circoscritta al solo cinema asiatico. Molte pellicole, alcune anche piuttosto belle, si sono occupate di quello che capita a chi non riesce a stare al passo nel difficile campo del rendimento a scuola.
Parafrasi e segno di una società competitiva che segue il modello americano, considerato vincente e all'avanguardia in materia di competizione, la scuola in questi film è quasi sempre un incubo di quelli da cui ci si sveglia urlando. E la riuscita coniugazione di sentimenti di inadeguatezza e immaturità emotiva, crea a volte un background ansiogeno piuttosto convincente. Almeno finora.
Ma in questo ulteriore tentativo di estendere le influenze di provenienza americana, copiando le riuscite suggestioni di un qualsiasi torture porn, il risultato finisce per perdere sia in materia di carattere che di incisività in un solo colpo.

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