mercoledì 20 luglio 2011

Recensione IL BRIGANTE DI TACCA DEL LUPO

Recensione il brigante di tacca del lupo




Regia di Pietro Germi con Amedeo Nazzari, Cosetta Greco, Saro Urzì, Fausto Tozzi

Recensione a cura di peucezia

Film uscito nel 1952 in pieno neorealismo e diretto da Pietro Germi, uomo del Nord con il cuore oltre Eboli, "Il brigante di Tacca del Lupo" è tratto dall'omonimo romanzo di Riccardo Bacchelli, scrittore purtroppo ingiustamente dimenticato, autore di possenti saghe italiane da cui gli sceneggiatori della prima Rai attinsero a piene mani.

La storia si ispira vagamente alle vicende del brigante lucano Carmine Crocco (la pellicola è di fatto ambientata e girata nell'entroterra di Melfi) ma il bandito che compare a inizio film con i suoi sodali in una serie di scene di notevole impatto è in realtà un pretesto, poiché il protagonista a tutto tondo è il capitano settentrionale dei bersaglieri Giordani (Amedeo Nazzari), imponente per altezza e dai modi spicci e ruvidi, a cui si contrappone il commissario Siceli (Saro Urzì, interprete d'elezione nei film di Germi), meridionale, ex funzionario borbonico, all'apparenza cinico e viscido, ma in realtà buon conoscitore della realtà locale. Sullo sfondo la storia della giovane Zita Maria, violentata dal brigante e dal marito che vuole vendicarne l'onore macchiato.

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