lunedì 25 luglio 2011

Recensione LANTERNE ROSSE

Recensione lanterne rosse




Regia di Zhang Yimou con He Caifei, Ma Jingwu, Gong Li

Recensione a cura di luisa75

Le condizioni di vita delle donne cinesi hanno cominciato a deteriorarsi con l'avvento del feudalesimo, quando, ridotte al rango subalterno, incominciarono a perdere tutte le prerogative di cui avevano goduto fino ad allora. Si ritrovarono così sottomesse a seconda del momento a tre autorità: quella del padre, del marito, del fratello maggiore in assenza del genitore, e anche del figlio in mancanza del marito.
Totalmente sottomesse all'uomo e private di tutti i diritti economici e sociali, non ricevevano nessun tipo di istruzione, dovendosi dedicare esclusivamente ai lavori domestici. A quindici anni dovevano tagliarsi i capelli e sposarsi a venti. Quando si sposavano, le donne andavano ad abitare dal marito e da quel momento era loro dovere dedicarsi alla cura dei suoceri, come prima dei genitori.

Era abbastanza comune, specie nelle classi meno abbienti, che un padre per motivi puramente economici vendesse la propria figlia ad un uomo anziano e ricco, e avere così i soldi per prendersi cura del resto della famiglia. Non era raro il caso che, per fuggire dalla miseria, fosse la ragazza stessa ad offrirsi come concubina ad un uomo molto più anziano di lei, per ottenerne favori e protezione (situazione non molto dissimile, anche se sotto un altro nome, da quelle che quasi quotidianamente le cronache nostrane ci raccontano).

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