venerdì 8 luglio 2011

Recensione IL MISTERO VON BULOW

Recensione il mistero von bulow




Regia di Barbet Schroeder con Annabella Sciorra, Ron Silver, Glenn Close, Jeremy Irons

Recensione a cura di pompiere (voto: 8,0)

Tappi nelle orecchie, mascherine sugli occhi per proteggersi dalla luce, e fisico pieno di un mix composto da sigarette, alcolici e farmaci. I ricchi di Newport, Rhode Island (a due passi da Boston), si annoiano così, abitando ville grandissime e lussuose, anonimi tra la sfilza di tenute che si affacciano sul mare.
Ispirate a una storia vera, le vicende della pellicola vengono introdotte da una voce off, quella di Sunny von Bulow (Glenn Close), che giace in coma irreversibile in un letto di ospedale dal Natale del 1980 (l'ereditiera è morta nel dicembre del 2008, nda).

Com'è finita lì? Qual è stata la vera causa che ha determinato la perdita di coscienza? Omicidio o suicidio? Sospetti e apprensioni aleggiano tra la cameriera della signora, i figli, e il marito Claus von Bulow (Jeremy Irons). Quest'ultimo venne accusato di aver tentato di uccidere la consorte con un'iniezione di insulina e nell'82 fu riconosciuto colpevole. Claus cercò di sovvertire il giudizio della giuria con l'aiuto di uno spiantato avvocato, il quale iniziò una ricerca che lo portò ad avere sempre maggiori dubbi sulla colpevolezza del suo cliente e lo convinse a presentarsi in appello.

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