martedì 7 febbraio 2006

Recensione CANICOLA

Recensione canicola




Regia di Ulrich Seidl con Alfred Mrva, Georg Friedrich, Maria Hofstätter

Recensione a cura di peucezia

"Canicola" (titolo originale Hundstage, cioè "giorni da cane"), è riuscito ad accaparrarsi il gran premio della giuria cinematografica al festival di Venezia del 2001. Tale titolo di merito depone bene nei confronti del lavoro di Ulrich Seidl.
In effetti le premesse positive ci sono tutte: il regista, partendo da giornate di caldo soffocante, intende mostrare il lato più nascosto e più disturbante della linda periferia di Vienna ma, proprio perché il suo vuole essere un cinema di "disturbo", la maniera di mostrare le cose può risultare esagerata e quindi avere un esito quasi opposto alle intenzioni iniziali e senza dubbio diverse.

L'utilizzo di attori non professionisti, scelti proprio per il loro aspetto decadente, trasandato, per il loro coraggio a mostrarsi senza pudori e senza paura è sicuramente valido e può richiamare il nostro cinema neorealista del dopoguerra che, con la scelta degli attori presi dalla vita di tutti i giorni, intendeva abbattere le barriere ta la vita reale e quella finta del mondo di celluloide.
Lo sfondo delle storie, tutte minimali e tutte parallele tra loro fino a sfiorarsi e ad intersecarsi via via, potrebbe ricordare la cinematografia di Lars Von Trier; niente finzione: case tutte uguali nel loro squallido aspetto borghese, interni con mobili nuovi, grandi stanze pulite, giardini con siepi ben potate, autostrade assolate e poi primi piani di corpi sfatti a cuocersi al sole, per niente vergognosi, quasi fieri di essere "diversi".

[...]

Leggi la recensione completa del film CANICOLA su filmscoop.it

Nessun commento: