lunedì 22 dicembre 2008

Recensione IL GIARDINO DI LIMONI

Recensione il giardino di limoni




Regia di Eran Riklis con Hiam Abbass, Doron Tavory, Ali Suliman, Tarik Kopty, Amos Lavi

Recensione a cura di Mimmot

Quando un'opera cinematografica ti induce a riflettere a lungo sulla storia che viene rappresentata e riesce trasmetterti o a rafforzare modi di agire e di pensare, è segno che ci si trova di fronte ad un'opera efficace e di grande impatto sociale.
Quando poi la riflessione ha per oggetto ciò che davvero accade in certi paesi e agli esseri umani all'interno di un conflitto, vuol dire veramente che l'opera ha raggiunto l'obiettivo di descrivere il dramma dell'incomunicabilità e di una convivenza difficile che da sempre separa due popoli condannati a vivere sulla stessa terra.

Accade così con "Il giardino di limoni", un film di guerra ma non guerreggiato, un film sulla infinita contesa arabo-israeliana, vista con gli occhi di due donne; una storia di controversie familiari e di solidarietà, che porta a pensare e a credere che potrebbe esserci un altro modo di parlarsi e di capirsi se solo si riuscisse ad ascoltare con altri orecchi e altri intendimenti.
Ancora donne forti e determinate unite da un sentire comune e da una mesta solidarietà che, se solo potessero esprimersi compiutamente, umilierebbero la stoltezza della politica e della guerra.
Donne di confine, diverse in tutto ma unite nella stessa lotta contro le incomprensioni ed eguali nella speranza di poter essere arbitre del loro futuro.

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